Dottor Jekyll in campionato, Mister Hyde in Champions: la squadra di Allegri emula il celeberrimo personaggio del romanzo di Stevenson cambiando ancora una volta veste nelle notti europee. Alla squadra vista in Serie A, lenta e senza idee, si sostituisce una piena di carattere e voglia di vincere. Gli undici uomini mandati in campo ieri sera dal tecnico bianconero hanno dimostrato che la remuntada scudetto non è impossibile e che anche dopo una partenza così deludente non tutto è perduto.
Hanno convinto molto la coppia d’attacco Dybala-Morata, il rientrante Khedira che, nonostante la condizione non ottimale, ha dimostrato di poter essere utilissimo alla causa bianconera, una difesa monumentale capitanata dal camaleontico Barzagli (terzino in fase di spinta e centrale di destra in fase offensiva) e il solito Cuadrado. Meno convincente la prova di Pogba, lontanissimo parente del gioiello ammirato lo scorso anno.
Sul piano tattico Allegri ha confermato la grande duttilità della sua squadra: il modulo di partenza era il solito 4-3-3 che però mutava in 3-5-2 in fase di non possesso consentendo così una maggiore copertura sia centralmente che sulle fasce. Con la rosa al completo, e dunque Marchisio nel ruolo di regista, potrebbe essere questo lo scacchiere preferito dall’allenatore toscano.
Altra nota positiva della serata viene da Zaza: l’ex Sassuolo prende il posto di Morata all’80’ e dopo soli 7 minuti realizza il raddoppio a seguito di una cavalcata di 40 metri imbeccato da un grande assist di Dybala. Niente male per un esordiente in Champions.
Si conferma invece un habituè del gol europeo Alvaro Morata il quale eguaglia Del Piero realizzando il quinto gol consecutivo in Champions a cavallo di due edizioni divere della Coppa.
Juventus quindi a punteggio pieno nel girone D con City e Siviglia a 3 punti e Borussia Monchedglabach, prossima avversaria bianconera, a 0 punti.