Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Lecce. Il tecnico livornese difense il giovane difensore Gatti ed elogia le qualità del tandem Vlahovic-Chiesa.
Juventus, le parole di Allegri
Che gara bisognerà giocare domani?
“Va giocata una gara per tornare alla vittoria e cancellare la sconfitta contro il Sassuolo”.
Szczesny e Gatti è meglio farli giocare?
“Gatti ha 26 partite nella Juventus e deve rimanere sereno e tranquillo. Szczesny è il portiere titolare e domani giocherà. Abbiamo un problemino con Kean: ha un problemino alla tibia che si è riacutizzato. Lo valutiamo oggi, gli altri stanno tutti bene. Gatti? Non ho ancora deciso”.
A questa Juve mancano i leader?
“Abbiamo Danilo, c’è Szczesny e poi Alex Sandro anche se è infortunato. Anche Rugani che è cresciuto molto. Abbiamo perso in esperienza rispetto allo scorso anno, ma siamo cresciuti in velocità e spensieratezza. Bisogna continuare a lavorare con equilibrio, sapendo che possono capitare situazioni difficili come sabato. Sabato ci sono state situazioni singole più che di squadra: possiamo solo crescere, ma è normale che se non abbiamo un equilibrio interno cominciamo ad andare sulle montagne russe e questo non deve capitare. Dobbiamo avere il desiderio e la voglia di ottenere il massimo dei risultati, qui c’è l’obbligo di ottenere il massimo dei risultati. Alla Juventus ci sono grandi pressioni e grande senso di responsabilità. I ragazzi devono rimanere sereni, sono state fatte delle scelte per il presente e per il futuro della società”.
Che Lecce si aspetta domani? Un bilancio sulle prime cinque giornate?
“È una squadra solida. D’Aversa è un ottimo allenatore. Il Lecce ha direttore sportivo come Corvino molto bravo che riesce a fare delle ottime squadre. Il campionato è quello che ho sempre detto con Napoli, Inter e Milan che sono le squadre sopra le altre. L’Inter sta dimostrando di meritare il primo posto in classifica e noi dobbiamo essere bravi a lottare per i primi quattro posti, sarebbe un risultato importante pur senza porsi limiti. Quando si riapre un ciclo giocare la Champions è sempre molto importante, entrare nei primi quattro posti è determinante sotto tutti i punti di vista”.
Rugani, Yildiz e Milik possono giocare?
“Yildiz torna dopo un bellissimo gol con la Next Gen. Sono molto contento per loro. Yildiz è un giocatore che mi piace molto. Su Rugani e Milik devo valutare. Con Kean, che vediamo se sarà dentro o fuori, poi dovrò valutare Chiesa e Vlahovic, hanno giocato due partite importanti. Uno dei due può partire dalla panchina. Dopo c’è un’altra gara a Bergamo”.
La Juve può fare a meno di Chiesa?
“Federico sta facendo molto bene e credo possa soltanto migliorare. Dovrò valutare, perchè ha speso molto sabato, così come Vlahovic. Domani i cambi faranno la differenza”.
Come si può alzare l’asticella?
“Non è che miglioriamo se dico di alzare l’asticella: Si migliora sul campo tutti i giorni. Dobbiamo riconoscere i nostri limiti e vanno trasformati in punti di forza. La realtà è che ci sono tre squadre, sulla carta favorite per lo scudetto. Poi il campo può ribaltare le gerarchie e questo non vuol dire che noi vogliamo fermarci al quarto posto: l’obiettivo è entrare nelle prime quattro che è un grande obiettivo. Ma a lottare per le prime quattro posizioni c’è anche la Roma, l’Atalanta che è pari a noi, la Lazio, la Fiorentina, non è semplice. Quando apri un ciclo nuovo, i pericoli di stare fuori dalla Champions sono tanti. Noi dobbiamo essere molto bravi e focalizzati, strada facendo vedremo se saremo in grado di stare davanti. Col Sassuolo potevamo stare avanti per una notte e non ci siamo riusciti. Bisogna guardare in faccia la realtà, perchè sognare è bello, ma stringi stringi: Desiderare sì, ma il desiderio ti porta da qualche parte. Sognare è solo bello da raccontare”.
Sassuolo vi ha insegnato qualcosa?
“Non è una lezione. Domani abbiamo un’altra partita e un’altra opportunità di crescita e su questo dobbiamo essere bravi”.
Su Vlahovic?
“È un percorso che Dusan deve fare e trovare un equilibrio. L’importante è rimanere focalizzato sulla partita. Dusan è un giocatore importante e straordinario e tra qualche anno sarà un giocatore completamente diverso. C’è chi cresce prima e chi cresce dopo. La media di 27 anni come raggiungimento della maturità non è una cosa di oggi ma fa parte della storia del calcio”.
Teme altri errori della sua Juve?
“Non dobbiamo pensare in negativo e credere in quello che facciamo. L’altra sera abbiamo pagato con gli errori singoli e Szczesny ha avuto una serata storta”.
C’erano state delle avvisaglie durante la settimana? La squadra è motivata?
“La squadra è motivata, soprattutto dispiaciuta e arrabbiata per quanto accaduto contro il Sassuolo. Faremo una partita molto più attenta.
Era stata una settimana un po’ così, con tanta euforia post-vittoria. Abbiamo cercato di porre rimedio, ma il calcio non è una scienza esatta. Abbiamo pensato e riflettuto insieme sulla serata negativa”.
I più esperti fanno fatica a non giocare ogni tre giorni?
“Dobbiamo abituarci. Abbiamo una possibilità a settimana per trasformare il tutto in una vittoria, in una prestazione positiva. Poi ci sono delle partite dove puoi giocare bene o meno bene, ma le attenzioni devono essere sempre al massimo”.
Che fragilità ha questo gruppo?
“Abbiamo affrontato quello che è successo contro il Sassuolo ieri in riunione. Non abbiamo fatto una brutta partita a livello tecnico, ma abbiamo difeso male e fatto degli errori tecnici che sono inspiegabili. Siamo alla Juventus e dobbiamo convivere con le pressioni e col senso di responsabilità. Su questo bisogna lavorare”.
Questa squadra quando riuscirà a fare un filotto di risultati?
“Speriamo di ottenerlo il prima possibile, noi stiamo lavorando per questo. Quella di domani sarà una partita tosta, con una squadra che ha subito pochi gol, che gioca bene. Dobbiamo avere la determinazione di ribaltare l’episodio negativo che c’è stato con il Sassuolo”.