Un periodo nero, nerissimo, per la Juventus di Massimiliano Allegri, che non vince da quasi un mese (Juventus-Frosinone 3-2, del 25/2) e che continua a non trovare brillantezza ed efficacia in mezzo al campo. La crisi bianconera, si può dire, è stata aperta dal gol di Baldanzi all’ultimo secondo della partita in casa contro l’Empoli, un fulmine a ciel sereno seguito dalla sconfitta a Milano con l’Inter che ha chiuso ogni speranza di ambire allo scudetto. Da quel momento, la Juventus priva di troppe ambizioni, ha iniziato a faticare trovando solo 6 punti nelle seguenti 6 partite.
Allegri con la sua solita capacità comunicativa ha provato a tenere alto il morale dei suoi giocatori, inventando calcoli strani e distanze dal quinto posto, ridimensionando gli obiettivi della Juventus in campionato e trovando alibi in un periodo in cui alla Juventus sembra girare tutto male. Gli infortuni pesanti a centrocampo di Mckennie e Rabiot, quasi in contemporanea e ancora non al meglio della condizione, hanno complicato il cammino bianconero.
Momento più difficile per Allegri alla Juventus, ora ci vuole tutta la sua esperienza
Ma mai come nel post-partita di ieri Massimiliano Allegri si è mostrato così tanto in difficoltà a spiegare le ragioni di questa crisi prolungata e, sentendosi attaccato dallo studio di Sky, ha risposto in maniera sgarbata e irritata alle domande dei giornalisti sulle ragioni tattiche che inducono la sua squadra ad avere difficoltà in fase realizzativa. Evidentemente la pressione che si avverte in questo momento nell’ambiente Juve è altissima, con Allegri costantemente messo in discussione e ‘odiato’ da buona parte dei suoi stessi tifosi per la scarsa qualità di gioco offerta dalla squadra. Ma se vuole rimettere in sesto la Juventus, Allegri non pul lasciarsi andare a isterismi e polemiche da quattro soldi. La Juventus deve ritrovare compattezza e serenità in uno dei momenti più difficili della sua stagione, ma per farlo ha bisogno di tutta l’esperienza e la calma di un allenatore esperto come Allegri.