Juve, la storia nel mirino. Agnelli sogna lo scudetto…

Agnelli

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Non è mai bello perdere, questo è lapalissiano, ma è ancora più brutto perdere giocando meglio della squadra avversaria e tirando in porta con una frequenza altissima. È quello che è accaduto alla Juventus nella partita scorsa contro l’Olympiakos in Champions League. Una quantità enorme di occasioni da gol (almeno 5 nette) non realizzate per una dose ampia di sfortuna ma anche perché il portiere avversario, Roberto, sconosciuto ai più, ha compiuto la prestazione della vita con parate degne del caro vecchio Buffon. Ma Allegri e Agnelli non si preoccupano, anzi. Il primo studia la formazione da schierare contro il Palermo domenica e si gode il rinnovo quinquennale di Paul Pogba fino al 2019. Il secondo pensa al fatturato societario e a sua detta, come riportato da Sportmediaset, è nella top10 mondiale con 300 milioni, ma di molto inferiore alle prime società Europee.

Nell’ambiente bianconero si crede molto nel campionato, “il quarto scudetto consecutivo ci porterebbe nella storia” – dice Agnelli durante l’assemblea degli azionisti – ma credono molto anche nel passaggio del turno in Champions League. Tutto possibile, in campionato a dar filo da torcere ai bianconeri c’è solo la Roma di Garcia, umiliata dal Bayer Monaco di Guardiala e che, quindi, potrebbe accusare il colpo; in Champions è ancora tutto aperto e il prossimo 4 novembre Allegri e i suoi avranno subito l’occasione, affrontando nuovamente i greci, di dimostrare che quella di due giorni fa è stata solo una partita sfortunata portandosi avanti in classifica.
Da troppo tempo la Juventus in Europa non è la stessa che domina la Serie A, il gioco non è lo stesso, non ha la stessa fama di vittoria e da Conte ad Allegri, oltre il posizionamento più arretrato di Pogba, non si è visto nulla di diverso. Non è, evidentemente, ancora competitiva come si credeva; l’Europa non è come l’Italia, in diversi campi ultimamente ma soprattutto in quello calcistico. Che sia il fenomenale Bayern di Robben, che già nella stagione 2012-2013 sconfisse proprio la Juventus con un doppio 2-0, o l’Olympiakos di Kasami non c’è scusa che tenga, le italiane sono ancora molto inferiori.