Juve: per battere il Benfica ci vuole una prestazione come quella del 1993

Da poche ore la Juventus di Antonio Conte ha scoperto il suo destino nelle semifinali di Europa League. L’ostacolo tra i bianconeri e la finale allo Stadium sarà il Benfica. Tutti sono concordi nel definire i lusitani come l’avversario peggiore, noi vi portiamo a scoprire la squadra di Lisbona analizzando anche i precedenti tra le due compagini.

Il Benfica allenato da Jorge Jesus è il classico club esperto in campo internazionale. I portoghesi l’anno scorso arrivarono sino alla finale di Europa League, persa poi contro l’Atletico di Simeone. Quest’anno arrivano come i bianconeri dal terzo posto nel girone di Champions. Negli ultimi 10 anni hanno confezionato una finale, una semifinale e tre partecipazioni ai quarti di Europa League. In Champions League le “Aquile” hanno trovato due gare ai quarti e diverse partecipazioni nella fase a gironi. Risultati che fanno dei lusitani tra le squadre più attive in campo europeo. Tra i giocatori più temibili ci sono indubbiamente Cardozo, bomber della squadra e due volte capocannoniere della Liga portoghese, e Salvio uomo-assist molto rapido. Il capitano è l’esperto Luisao mentre la stella emergente è il classe ’91 Rodrigo, cresciuto nel Real Madrid.

I precedenti tra Juve e Benfica sono due; uno sorride ai portoghesi l’altro ai piemontesi. Nella semifinale di Coppa dei Campioni 1967/1968 i lusitani vinsero al Da Luz 2-0 e al ritorno fu solo 1-0 per i bianconeri che non completarono la rimonta. Nel 1993 invece le cose andarono diversamente, nella sfida di andata valevole per i quarti di Coppa Uefa la Juve cadde a Lisbona per 2-1, di Vialli la rete su rigore per gli juventini. Al ritorno a Torino però la Juve schiantò 3-0 il Benfica di Rui Costa con le reti di Kohler, Baggio e Ravanelli. La storia insegna che allo stadio Da Luz la Juve non ha mai vinto, per arrivare in finale bisognerà sfatare anche questo tabù.