Juve, l’Europa per cambiare rotta

Allegri

Nessun esonero e nessun cambio d’allenatore: la Juventus resta con Max Allegri e continua a fidarsi dell’uomo che l’ha portata a sfiorare il Triplete lo scorso anno.

I risultati arrivati in questa prima parte di stagione non riflettono il gioco espresso dai bianconeri che, seppure senza brillare, hanno dimostrato di poter raggiungere il livello di qualche mese fa. Infortuni e sfortuna non le hanno permesso tuttavia di tenere il passo delle altre big e l’hanno relegata al margine della classifica.

Dopo la sosta internazionale, col pieno recupero dei vari Marchisio, Khedira (da ieri finalmente in gruppo), Mandzukic e Asamoah, la Juventus affronterà l’Inter a San Siro e lì non saranno più concessi passi falsi o problemi di gestione generale dello spogliatoio ma solo prestazioni vincenti e soprattutto convincenti.

C’è da dire, però, che fitti colloqui hanno già animato il viaggio di ritorno a Torino dopo la partita del San Paolo, e ieri, a Vinovo, ecco il presidente AndreaAgnelli e l’amministratore delegato Beppe Marotta, accompagnati dal direttore sportivo Fabio Paratici e dal consigliere Pavel Nedved presentarsi a bordocampo per seguire l’allenamento e per scambiare qualche parola con il Mister.

Intanto sul campo i pensieri vanno a mercoledì sera, quando allo Stadium arriverà il Siviglia dell’ex Llorente e i bianconeri dovranno riuscire a confermare quanto di buono mostrato due settimane fa a Manchester.

La formazione è ancora un’incognita: dopo la duplice virata tattica in corso di gara sabato sera, azzardare delle ipotesi è un’impresa più che ardua; dovrebbero comunque essere titolari Cuadrado e Morata, partiti entrambi dalla panchina contro il Napoli, insieme al solito Pogba.