Vigilia di campionato per la Juve di Allegri impegnata domani contro il Sassuolo dell’allenatore del momento, Eugenio Di Francesco. La vecchia signora cerca la vittoria per restare in vetta e tenere a distanza di sicurezza Napoli e Roma.
BAYERN MONACO NELLA TESTA
Nella testa dei bianconeri c’è ovviamente l’impegno europeo con il Bayern Monaco e un passaggio del turno da conquistare con anima e cuore. Il tecnico Allegri in conferenza stampa parla dei prossimi impegni e glissa sulle ‘accuse’ di Arrigo Sacchi che aveva paragonato la Juve al Roseborg.
LE PAROLE IN CONFERENZA come riportate da mediaset:
– Se la sente di rispondere a Sacchi circa il parallelismo con il Rosenborg?
Non ho niente da dire, rispetto le idee di tutti perché il calcio è opinabile. Posso solo fare i complimenti al Rosenborg per quanto vincono in patria e la loro storia va rispettata
– Che partita sarà col Sassuolo con la testa un po’ al Bayern?
No, la testa non sarà assolutamente al Bayern. Bisogna vincere contro una squadra che sta giocando molto bene e ha battuto tutte le grandi. Il Bayern per noi non deve essere un’ossessione, deve essere un sogno realizzabile e ci penseremo da sabato
– Cos’è cambiato nella Juve rispetto all’andata?
La classifica, semplicemente quella
– Come stanno Chiellini e Sturaro?
Giorgio col Sassuolo no, col Bayern vedremo. Faranno il possibile i dottori per farlo tornare disponibile. Sturaro sta bene
– Lei cos’ha fatto a Sacchi per meritarsi questi attacchi?
Il calcio è bello perché è opinabile. Io più che rispettare le idee di tutti e soprattutto di Sacchi che è un guru del calcio, non posso fare. Quando parla, lo ascoltiamo, poi posso non essere d’accordo. E’ una persona di 70 anni, gli voglio bene. Io devo pensare a battere il Sassuolo perché il nostro obiettivo è quello di vincere il quinto scudetto. Non dobbiamo farci distrarre da nulla, abbiamo la forza per restare concentrati in campo
– Farà turnover contro il Sassuolo?
Non esiste nella mia squadra il turnover, ma abbiamo tempo di recuperare dalla fatica di domani in cinque giorni
– Come avete fatto a cambiare la classifica?
La squadra è cresciuta molto, abbiamo capito tutti che bisognava cambiare il modo di interpretare le partite. Abbiamo capito che dovevamo fare di più. Non abbiamo finito il lavoro, se non vinciamo lo scudetto nessuno si ricorda delle vittorie in campionato
– L’esito col Bayern cambierà il giudizio della stagione?
Questi dieci giorni sono fondamentali, ci giochiamo una fetta importante di scudetto tra Sassuolo e Torino. Il Bayern non cambierà il giudizio, perché l’obbligo in Europa è di superare il girone, poi agli ottavi può accadere di tutto. Più di quanto fatto finora non possiamo fare. Io avrei firmato per vincere due trofei, ma non sarà facile
– Pogba giocherà contro il Sassuolo o ha bisogno di ricaricare le pile?
Non è certo che giochi, ma a Bergamo non l’ho criticato dal punto di vista tecnico, ma nella gestione della partita. Ha 23 anni e non ha ancora imparato tutto, ma contro l’Atalanta ha perso di lucidità. Può succedere
– Perché Pogba non è trascinante come Dybala?
E’ cresciuto molto e ha fatto partite importanti, anche quando non ha fatto grandi cose sul piano estetico. E’ cresciuto nella sostanza ed è quello che conta. A volte si specchia un po’, ma deve diventare un centrocampista di livello nella sostanza. Se impara a giocare semplice diventa immarcabile.
– Lo scudetto è una corsa a due o a cronometro?
La discesa è più pericolosa della salita