Juve, Allegri: “Col Crotone serve una vittoria”

Juve

Bianconeri in campo contro la cenerentola Crotone

Impegno di campionato per la Juve di Allegri, si recupera la gara con il Crotone. Una partita sulla carta semplice ma da non sottovalutare, questo il pensiero di Alletri. Il mister bianconero chiede massima concentrazione ai suoi e una vittoria per non vanificare quanto di buono fatto fino ad oggi. Vincere e mantenere a distanza di sicurezza le inseguitrici.

LA CONFERENZA DI ALLEGRI

Allegri arriva in sala stampa con un cerotto in fronte: “Mi hanno tirato una freccetta e mi hanno preso qui. Sono stato sempre sotto mira e qualcuno alla fine mi ha preso (scherza, ndr)”.

E’ stato qualcuno per i cambi?
I cambi non li faccio io, a turno decidono: una volta li fa Landucci, una volta il magazziniere, dipende. Domenica poi c’era Conte, c’era Ventura…

Prima che mi facciate la domanda, con Stephan (Lichtsteiner, ndr) è tutto chiarito. C’è stato un malinteso. Ha alzato la mano, credevo chiedesse il cambio e invece…

Un commento su ciò che è successo a Sebastiani a Pescara…
Mi ha fatto una brutta impressione, sono cose che non dovrebbero succedere. Vincere non è semplice, né restare in Serie A. Pescara è una realtà molto civile, è normale che sono in un brutto momento, ma anche se dovessero retrocedere poi avrebbero la possibilità di poter tornare in A. Io sono molto legato a Pescara e mi dispiace che siano successe queste cose perché la città ci fa una brutta figura e non lo merita. E poi spiace perché il Pescara è in fondo alla classifica e lo vorrei vedere in un’altra situazione.

Anche il Crotone è in coda, domani ci sarà spazio per chi ha giocato meno?
Il Crotone è una squadra che ha perso molte partite nella parte finale dei match. Vuol dire che è una squadra ordinata, difficile da superare. Domani ci vorrà una gara di grande pazienza. Se non la sblocchiamo all’inizio, ci sarà tempo. Non sarà una partita facile, ma abbiamo solo un risultato, la vittoria. Altrimenti i tre punti conquistati con l’Inter non serviranno a nulla. E’ un momento decisivo della stagione. La squadra è molto responsabile, ci siamo allenati bene, ma ci sarà qualche defezione. Chiellini resta a casa per recuperare, rientra Benatia. Marchisio non è convocato perché ha avuto un problema alla schiena e non si allena da due giorni. Non sono convocati Lemina e Mandragora che rientrano giovedì. Gli altri… ci sarà qualche cambiamento, perché ho bisogno di forze fresche, sia fisiche che mentali, anche se la squadra sta bene fisicamente. Pjaca forse gioca dall’inizio.

Certi cambi sono anche per avere la squadra sul pezzo?  Quanto è difficile passare al Crotone dopo una gara come quella con l’Inter?

Il passaggio dall’Inter al Crotone è semplice, perché i tre punti con l’Inter valgono quanto quelli del Crotone. Ci siamo già cascati a Genova, a Parma due anni fa quando si perse 1-0, anche se avevamo un po’ di punti di vantaggio, eravamo nella stessa situazione. Abbiamo mollato punti in casa all’inizio l’anno scorso con il Frosinone, abbiamo perso la penultima partita a Verona anche se da Campioni d’Italia, però avevamo un obiettivo da raggiungere. Se domani non l’affrontiamo nel modo giusto…. e su questo sono sicuro che i ragazzi domani affronteranno la partita in modo diverso, soprattutto all’inizio. Tanto tutto sta nell’approccio, se l’approccio è giusto poi la partita va di conseguenza, se l’approccio è sbagliato, dopo rimettere le partita in carreggiata diventa complicata. E facciamo il triplo della fatica. Invece dobbiamo cercare di fare una partita giusta e i ragazzi la faranno.

Con questo modulo ci sono più ricambi a sinistra, meno a destra. Per dare un po’ di riposo a Cuadrado c’è la possibilità di vedere Pjaca a destra? Quali alternative a Cuadrado ci sono?
Può giocare Dybala a destra, come ci ha giocato per un pezzetto anche domenica. E ci può giocare Pjaca, che in Nazionale croata gioca a destra. Quindi le alternative ci sono. A metà campo ho gente che ha riposato e che è fresca, quindi sicuramente qualche cambio ci sarà anche a metà campo. Però in questo momento non è importante chi gioca, ma come giochiamo e che atteggiamento teniamo. Nella partita di domani ci sono tre punti che valgono tanto.

Cambierai solo gli uomini o anche il modulo?
Cambiano solo gli uomini.

Sei stato sorpreso che incontrando una squadra come l’Inter avete fatto una partita di sostanza, sofferenza e sudore?
No, non mi ha assolutamente sorpreso altrimenti non avrei cambiato sistema di gioco. C’è stato un momento in cui bisognava cambiare, perché c’era necessità e con i giocatori con queste caratteristiche, giocando con questo sistema di gioco, esaltiamo le loro qualità. Però l’importante è che tutti diano disponibilità, poi potremo tornare a giocare con uno in più a metà campo o durante il corso della partita, quando soprattutto Marchisio e Lemina saranno nelle condizioni ottimali, perché sono gli unici due giocatori che possono giocare davanti alla difesa in un centrocampo a tre.

I due terzini saranno cambiati?
Domani Lichtsteiner dovrebbe riposare, dovrebbe esserci Dani Alves.

Sturaro può stare alto a sinistro?

Può essere che giochi, ma è probabile che continui a giocare Mandzukic a sinistra.

Un commento su Benatia, può scalare le gerarchie in una difesa a 4?
E’ tornato bene dalla Coppa d’Africa. Domani o gioca lui o Rugani. Ho 5 difensori centrali di altissimo livello. Abbiamo tante partite… L’Importante è che stiano bene come ora. C’è grande competitività tra di loro e questo è molto importante.

Pjanic domani potrà giocare più avanzato dietro le punte?
No.

La verifica del nuovo modulo contro l’Inter va considerata definitiva? L’allenatore del Porto ha detto che non pensa che la Juve giocherà così in Champions…
E’ questione di equilibrio. L’importante è che ci sia compattezza e che tutti siano a disposizione dei compagni, poi è normale che possiamo sostenere questi giocatori che ti danno anche molte soluzioni nella fase offensiva.

In caso di vittoria arrivereste a +7 (se la Roma batte la Fiorentina). Arrivare a +7 all’inizio di marzo, sarebbe un pezzetto di Scudetto?

Sono due partite di vantaggio e quindi bisogna trascinarle più avanti, anche perché poi abbiamo un finale importante, alla quartultima abbiamo il derby e la terzultima andiamo a Roma. Quindi il campionato è lungo. Ci mancano tante vittorie, ripeto, per vincere il titolo non bastano 86 punti, al momento. Poi bisogna vedere di partita in partita.

Ti aspettavi che con questo modulo i giocatori si divertissero così tanto, che fossero entusiasti?

Me lo aspettavo perché il cambiamento porta novità ed entusiasmo. Per vincere le partite e i campionati ci vuole sacrificio e voglia di lottare e andare in campo. Questa è la mentalità che serve.