Juric: “Situazione perfetta ma la squadra non ha una mentalità vincente. Hummels e Le Fèe da valutare”

Il tecnico rivela novità importanti sulla formazione titolare di domani

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IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ivan Juric ha parlato nella conferenza stampa di vigilia del match di Europa League tra Roma e Dinamo Kiev. Di seguito le parole riportate da Sky.

Juric: “Dobbiamo andare in Champions”

Ci saranno tante novità contro la Dinamo Kiev?

“Serve inserire altri giocatori visti i tanti impegni ravvicinati. Ma non sarà un turnover massiccio”.

Hummels e Le Fèe saranno titolari?

“Ci sto pensando seriamente, devo decidere. Abbiamo bisogno di Hummels, dobbiamo decidere quando sarà il momento giusto”.

Angelino come difensore è una scelta per caratteristiche o perché gli altri difensori non sono in condizione?

“Hermoso è in condizione, mi piace molto in quel ruolo. Alterno lui e Angelino: come quinto preferisco uno che dribbla. È una scelta tecnica”.

Che clima avverte all’interno dello spogliatoio?

“La squadra ha fatto tante cose belle e giuste anche a Monza, Elfsborg e Bilbao. Vedo giocatori che sono migliorati molto in tante cose. Non siamo però ciò che deve essere la Roma, cioè una squadra che vince le partite. Dobbiamo cambiare mentalità”.

La Roma sembra non avere ancora la sua ‘cattiveria’: cosa ne pensa?

“Nell’ultima partita abbiamo visto la volontà di tutti, dall’altra parte non abbiamo ancora una mentalità vincente. Solo 3 vittorie nelle ultime 17 partite. Qua c’è tutto per lavorare bene, non dobbiamo avere scuse. Bisogna cambiare registro. Da domani e domenica mi aspetto una volontà ancora superiore: serve una cattiveria tale per uscirne”.

Manca un po’ di protezione nei confronti dell’allenatore?

“A me non manca niente, ho una situazione perfetta. Mi confronto quotidianamente col direttore. Potrei attaccarmi alle scuse, ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Dobbiamo cambiare da subito: voglio cattiveria a costo di giocare meno bene. Cambiamo completamente questa mentalità”.

Si è fissato una graduatoria di priorità tra campionato e coppa?

“Per me tutto è importante. La società vuole andare in Champions. Non sottovalutiamo nulla e non possiamo parlare di turnover. Ovviamente l’obiettivo primario è la Champions”.

Come si allena la mentalità della Roma?

“A livello di gioco e proposta abbiamo fatto grandi passi avanti. La mentalità si allena durante gli allenamenti: ne abbiamo sbagliati pochi, ma è lì che cresci e diventi tosto. Il lavoro quotidiano e l’approccio alla partita contribuiscono alla mentalità vincente”.

È soddisfatto della coppia Cristante-Koné?

“Alcune cose buone, altre si possono fare meglio. Abbiamo tanti centrocampisti, proveremo anche altre varianti. Non ci sono posti fissi, soprattutto quando le cose non vanno. Possono giocare tutti”.

Pesa di più la mentalità o manca qualcosa dai giocatori?

“Quando giochi partite di un certo tipo con voglia, idee e sacrificio devi ottenere qualcosa. In questo momento siamo in debito, abbiamo avuto prestazioni superiori ai risultati. Mentalmente non siamo pronti. I giocatori devono avvertire una situazione di totale m…a per reagire e ribaltare la situazione. Deve essere una sfida da vincere, devono diventare bestie. Voglio un’altra mentalità”.