Juric: “Con i Friedkin ci siamo sentiti. I giocatori devono credere in quello che fanno”

Il tecnico della Roma vuole ricominciare a vincere

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IVAN JURIC E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Saint Gilloise, Ivan Juric, tecnico della Roma, ha presentato la gara di domani, che il mister vuole vincere.

Juric: “Dopo Firenze abbiamo fatto due belle partite”

Queste le sue parole:

Sulla sua conferma. Perché ieri ha dato un giorno di riposo?
“Io sento fiducia, è chiaro che bisogna fare risultati, questo è ovvio e siamo concentrati su quello. Il giorno di riposo è stato un programma che arriva da lontano, che era programmato giorno libero, per cui avendo tutte queste partite, tutti questi sforzi mentali, secondo tutti quanti era giusto fare un bellissimo allenamento il giorno dopo la partita con quelli che non hanno giocato e che squadra si ricarica anche mentalmente e si prepara bene per questa partita”.

Ha avuto una chiamata diretta da parte dei Friedkin?
“Si ci siamo sentiti, Penso che sia tutto chiaro, non dovete indagare troppo, mi sembra”.

Come si vince la partita di domani?
“Sono d’accordo con te. Bisogna vincere la partita, fare una grande partita. Abbiamo bisogno per morale. Mi dispiace molto che devo parlare di episodi, perché alla fine è tutto chiacchiere e conta solo risultato. Però veramente, vedendo la partita a Verona, perderla è una cosa, diciamo, non giusta. E domani bisogna concentrarsi per fare una prestazione molto seria e cercare di vincere per risultato, per classifica, ma anche per morale per noi”.

Quali sono le contromisure per questo periodo altalenante?
“Dopo Firenze abbiamo fatto due belle partite, a volte veramente episodi determinano tutto il giudizio, analizzando tutto, quello che è stato concesso, errore dell’ arbitro, quanto abbiamo creato, tutta la partita è stata molto positiva. Io penso che in questo momento il risultato diventa primario e nessuno è contento di non farlo. Io penso che i ragazzi devono attaccarsi a quello che stanno facendo, mettendo ancora più concentrazione, più cattiveria agonistica, se è possibile cercare di vincere le partite, però secondo me devono credere in quello che fanno”.

Sull’alto possesso palla.
“Nella partita contro il Torino vedrai che ogni partita era il 60% per noi. È il dato di fatto, secondo me, che il nostro modo di andare a rubare entra molto in occhio e sennò non si pensa tanto all’altra parte. Penso che questa squadra può fare bellissimo tutte e due cose.  Certe partite l’abbiamo fatto, che sia in aggressività a rubare la palla, ma sia nel dominio. Per me piace tutto, sinceramente. Adesso in questo momento non abbiamo risultati, però penso che questa squadra può fare sia aggressione alta, rubare subito, andare verso la porta, ma anche costruire bene da dietro e tenere pallino di gioco in mano”.

Sulle transizioni in campo. Sta pensando alle formazioni contro le altre squadre o pensa solo a quella di domani?
“Se parliamo di Firenze ti dico disastro, sono d’accordissimo, nelle transizioni c’è una squadra addormentata, non concentrata, distanze lunghe, niente da dire. Se guardo la partita a Verona, io mi ricordo l’ultima ripartenza, non mi ricordo altro, non mi ricordo neanche… mi ricordo tiro che è nato calcio angolo e un altro tiro da 20 metri e nessuna parata di mille, nessuna occasione che abbiamo subito. Se dico questo, contro Torino in totale la squadra ha subito quattro tiri, non verso la porta, in totale. Contro Verona sette, questi sono i numeri che magari anche Daniele diceva, però è chiaro che le ultime due non abbiamo dato ripartenze, non ricordo quella ultima dove per me siamo andati over nel senso di voler vincere e non abbiamo subito nessuna ripartenza di Torino, di Verona, di Firenze, tutta un’altra cosa dove squadra completamente non concentrata, per cui questa è la mia risposta per adesso. Seconda, con tutta sincerità domani noi dobbiamo vincere, ci concentriamo molto sulla partita di domani perché non è il campionato che abbiamo proprio bisogno, i ragazzi hanno bisogno per morale perché l’ambiente a Verona, erano consapevoli, anche in primo tempo, che stanno facendo molto bene nel gioco, erano convinti che la possono ribaltare, hanno fatto gole, erano convinti che vinceremo a dando forte, non è successo e secondo me i ragazzi proprio hanno bisogno di successo e faremo di tutto per vincere domani e poi penseremo a domenica”.