Juric: “A Verona partita difficilissima. Dovbyk da valutare. Soulè? Certi giovani crescono velocemente, altri ci vuole pazienza”

Il tecnico svela le condizioni di Dovbyk e parla del poco minutaggio concesso nelle ultime partite a Soulé

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IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra Verona e Roma. Di seguito le parole riprese da Sky Sport.

Juric: “Verona ambiente caldissimo”

Quali sono le condizioni di Dovbyk? Pensa di riproporre la scelta su Cristante e Pellegrini?

“Dovbyk vediamo oggi. Dovrebbe allenarsi e in base a quello decideremo, anche per gli altri uguale. Devo vedere chi ha recuperato e chi no e in base a questo fare delle scelte. Ieri non si è allenato”

Il suo Verona ha spesso fatto soffrire la Roma, è un campo difficile. Quest’anno ha alternato prestazioni, come si affronta? Qual sono le insidie maggiori?

“È un ambiente sempre positivo che spinge tanto per la squadra. Ha tanti giocatori ottimi, veloci e tecnici. Ha alternato prestazioni buone e meno buone, adesso arriva da un periodo di risultati negativi anche se nell’ultima hanno fatto bene pur rimanendo con un uomo in meno. Sicuramente avranno tanta voglia di riscattarsi, sarà come sempre a Verona una partita difficilissima”.

Ha schierato 7 U-25 contro il Torino. Come si concilia questa ricerca di valorizzazioni di giovani con la richiesta di ottenere risultati subito? La Roma viene da 8 trasferte di Serie A senza vincere: è uno dei problemi da risolvere questa mancanza di continuità?

“Ho detto dal primo giorno che abbiamo tanti giovani con margini di crescita importanti. Si può fare risultati anche con loro, ma abbiamo una squadra equilibrata e ci baseremo sugli allenamenti e non sull’età, anche se i giovani magari hanno maggiori probabilità di crescere, mentre quelli grandi bisogna farli rendere al massimo. Come mentalità dobbiamo andare partita per partita, dimostrare che stiamo diventando un buon gruppo. L’altro giorno abbiamo fatto una bella partita, ma se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente. Mi aspetto la stessa attenzione, organizzazione”.

Come mai Soulé non sta trovando spazio? Non è ancora adatto alle sue idee di calcio?

“Ha giocato tantissimo. Ha giocato tutte le partite prima di ammalarsi, quindi non vedo problemi. Tra lui, Dybala e Baldanzi bisogna poi scegliere. Penso che Baldanzi sta facendo benissimo, Dybala bene, Soulé ha grandi margini di miglioramento come altri. Tra i giovani qualcuno cresce velocemente, per altri ci vuole pazienza anche se il nostro è un ambiente che richiede fretta. Anche per la mia esperienza dico che bisogna lavorare tanto con i giovani, se hanno voglia cresceranno”.

Dopo il Torino ha detto che Dybala ha dimostrato tanto anche come uomo. C’è un episodio particolare? È pronto a giocare un’altra partita riavvicinata? La sua posizione da centravanti può essere una soluzione percorribile?

“A livello di uomo ha colto l’importanza di quello che conta, ovvero presentarsi sul campo e giocare bene a calcio. Tutto il resto non influisce. Questo è il concetto chiave. L’altro giorno ha fatto falso 9, ma anche nelle altre partite quando giocava con Dovbyk lui ha una libertà superiore rispetto agli altri, perché ha senso dello spazio nella partita e a lui diamo più libertà rispetto ad altri”.

El Shaarawy può giocare anche a destra? Come sta Zalewski? Quanto manca a Dahl per entrare nelle rotazioni?

“Penso che sia El Shaarawy che Zalewski preferiscano giocare a sinistra, anche se Zalewski ha fatto molto bene contro la Dinamo Kiev a destra. Sono queste le opzioni che abbiamo. Zale aveva solo crampi, vedremo oggi come sta. Dahl è un ragazzo interessante, lo vedo un po’ come Angelino: o terzino o terzo, quando giocano da quinto perdono un po’. È molto simile a lui come passo, come tecnica: hanno meno uno contro uno e più piede, ma è un ragazzo che mi piace perché si allena forte. Vediamo col tempo se posso proporlo da terzo o da quinto, è uno di quei giovani che è partito indietro ma mi sta piacendo per la mentalità che ha”.