Totti prima di Roma-Genoa
Juan Jesus, difensore centrale dell’AS Roma, racconta all’emittente radiofonica brasiliana ATLGrenal come ha vissuto la sua ultima settimana in giallorosso Francesco Totti.
“La festa per l’addio di Totti? Emozionante. Lui tutta la settimana era nervoso durante gli allenamenti. Un giorno diceva di voler smettere, mentre un altro diceva di voler continuare. Prima di Roma-Genoa, eravamo nello spogliatoio io, lui e Perotti e il capitano ci ha detto: “Se mi capita un rigore non segno, tiro il pallone in curva!”. Per fortuna il rigore non c’è stato e lui ha lanciato il pallone autografato in curva solo dopo la partita. – poi continua il difensore – Totti è una persona fantastica, merita molto di più di quella festa. È uno che aiuta tanto le persone bisognose, i bambini malati, senza far sapere niente al mondo la fuori. Io, Alisson e altri compagni di squadra siamo onorati di aver giocato accanto a lui in questa ultima stagione. Poteva vincere molto trasferendosi in altri club perché tecnicamente ce ne sono pochi nel mondo come lui, mette il pallone dove vuole anche a distanza di tanti metri”.
Sulla finale di Champions League
“Io tifavo Real Madrid. In Italia, con l’Inter, ho appreso l’arte di odiare la Juventus. Una volta ho anche rinunciato ad andare alla Vecchia Signora per rispetto dei tifosi dell’Inter. Sui social ho sempre detto che tifavo contro in questa finale, poi gli juventini mi hanno scritto tanti insulti”.
Su Allison
“Sta bene, purtroppo ha giocato poco, solo in Coppa Italia e in Europa League, ma quest’anno credo che farà il titolare perché Szczesny è a un passo dalla Juventus”