Lunedì 27 giugno alle ore 18 a Saint Denis andrà in scena l’ottavo di finale più interessante (ed affascinante) di questo Campionato europeo: l’Italia di Antonio Conte contro i Campioni d’Europa uscenti della Spagna di Del Bosque.
L’inattesa sconfitta della Roja a Bordeaux ha stabilito che uno degli ottavi sarà la replica della finale di Kiev del 1° luglio 2012, quando si imposero Iniesta e compagni con un secco 4 a 0.
La partita porta a tanti spunti di riflessione: da un lato, la Nazionale più sorprendente di questo inizio di Europeo contro quella bi-campione uscente che sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori (e gli errori sotto porta e il rigore parato a Ramos fanno “ben sperare” per lunedì). Come se non bastasse, i due gol croati sono di “stampo” italiano: pareggio di Kalinic su assist di Perisic e gol-vittoria dell’interista su imbeccata dell’attaccante della Fiorentina. L’ultima sconfitta agli Europei della Nazionale spagnola risale al 20 giugno 2004, quando, nella fase a gironi, venne sconfitta, ed eliminata, dal Portogallo padrone di casa. Mentre la Spagna era dal 10 giugno 2012 che non subiva rete nella kermesse, ovvero dal gol di di Natale nella fase a gironi.
Azzurri contro Roja, come i quarti di finale del 2008 (vittoria spagnola ai rigori dopo lo 0 a 0 al 120′), come la prima partita del girone nel 2012 e la finale dello stadio “Olimpico” di Kiev, quando Casillas e soci si imposero con un secco 4 a 0 e con la Spagna che alzò al cielo la sua terza coppa Delaunay della sua storia.
Le due squadre arrivano al match di Saint Denis con animi differenti: l’Italia è la mina vagante, la Spagna la più delusa. E vista la partita contro la Croazia, molti iniziano già a pensare che è stato meglio trovare la Spagna piuttosto che la Croazia forte (ma discontinua) del Ct Cacic. Molti iniziano a maledire la vittoria contro Belgio e Svezia, che avrebbe visto gli azzurri arrivare secondi e giocare contro la vincente del gruppo F, una tra Islanda, Ungheria e Portogallo.
Buffon contro de Gea, Barzagli-Bonucci-Chiellini contro il loro ex compagno di club Morata e Nolito, Candreva-Parolo-Giaccherini contro il centrocampo scuola barcelonista costituito da Busquet, Iniesta e Fabregas con l’aggiunta di Silva e Pellè ed Eder contro il muro Ramos-Pique’. Si preannuncia una gran bella partita e peccato che arrivi già agli ottavi di finale. E chi vince incontrerà, molto probabilmente, nei quarti la Germania campione del Mondo uscente. La fase calda di Francia 2016 può iniziare.