La storia dei mondiali è piena di avvincenti comprimari capaci di decidere le partite ed eclissare solo per qualche minuto le stelle dei fenomeni. Pochi uomini son riusciti a vincere un Campionato del Mondo praticamente in solitaria, anzi forse solo uno: Maradona. Anche se poi a dir la verità la finale non portò il nome di Diego tra i marcatori. La personale storia dell’Italia è piena di eventi del genere. Rossi doveva essere l’ultima riserva della Nazionale dell’82 e poi risultò decisivo. Ai Mondiali in Germania del 2006 gli occhi puntati su Fabio Grosso, terzino del Palermo, erano ben pochi. Eppure l’esterno poi di Inter e Lione si procurò il rigore decisivo contro l’Australia, segnò il primo e fondamentale goal alla Germania in semifinale e fu lui a battere, con la freddezza del fuori classe, l’ultimo penalty nella finale contro i francesi.
Molti guardando la lista dei 31 pre-convocati di Prandelli hanno storto il naso. Come spesso succede ad un mese dall’inizio della competizione ci si sente un po’ tutti dei CT. Impossibile accontentarechiunque. Il nome di Romulo ha creato diverse perplessità. Non si vuole discutere sulla questione degli oriundi in Nazionale ma indubbiamente le critiche piovute sulla chiamata del veronese sembrano esagerate. L’italo-brasiliano ha fatto una buona stagione con il Verona, vera sorpresa della Serie A. Ha segnato 6 reti ma soprattutto sa giocare in tutte le parti del campo, da terzino a esterno di centrocampo ad ala. Ha fatto anche l’interno in mezzo al campo in stagione. Inoltre pur preferendo giocare a destra può anche essere schierato sulla sinistra. L’augurio è che la sorpresa sia come quella che Grosso fece nel 2006. In più in rosa c’è un altro Rossi, dopo l’infortunio in pochi credono in lui, la speranza è che imiti il suo omonimo di Spagna ‘82