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Italia, Conte: “Ho in mente i 23, dovremo valutare Montolivo e Thiago Motta”

Primo giorno di scuola a Coverciano, il CT Conte presenta il mini raduno di preparazione in vista degli Europei di Calcio. L’allenatore degli azzurri commenta le convocazioni e afferma di avere già in mente i 23 che faranno parte della spedizione azzurra. Di seguito le parole di Conte come riportate da mediaset.

LA CONFERENZA STAMPA

C’era molta attesa. C’è Insigne, dove lo posiziona nel 3-5-2? Perché non Pavoletti?
“Siamo in 30 e dobbiamo ancora scremare. Siamo arrivati a questo numero per via anche di infortuni e di scelte tecnico tattiche. Ho scelto con la mia testa, pensando di portare i migliori in questo momento. So bene che è sempre difficile mettere tutti d’accordo. Ho scelto in base al mio credo, in base a questi due anni”.

Insigne nei 23?
“Fa parte dei 30, come tutti ci sarà una settimana, poi l’ufficialità. Vale lo stesso discorso per tutti”

Quanti dubbi ha?
“Ho pochi dubbi, oggi ne ho in mente 24-25, ho già tutto in testa, so già quale sarà il disegno. Valuteremo le condizioni di Motta e Montolivo: se oggi non sono disponibili, questo può avere un peso”.

Quello che verrà attuato sarà il piano B a causa di tante situazioni?
“L’importante è che ci sia un piano, dobbiamo calarci nella situazione che ci compete. Prima le assenze di Verratti e Marchisio, ora i problemi di Motta e Montolivo: dobbiamo essere bravi a superare queste circostanze”.

Ha mai pensato di convocare Andrea Pirlo?
“Ci siamo sentiti, abbiamo parlato. Avevo la necessità di sentirlo, ci sono state persone per 7 giorni per valutare lui e Giovinco. Quando si fa una scelta del genere metti già in preventivo che in termine di calcio puoi pagare delle conseguenze. Abbiamo fatto scelte tecniche, niente è lasciato al caso”.

Ripeterà i test atletici? Quanto sono importanti?
“I test che stiamo facendo ci danno risposte dal punto di vista fisico e metabolico, ma anche per rilevare dei parametri per capire quanto lavoro necessita ogni singolo giocatore. Non sono i test a decidere le convocazioni”.

Scozia e Finlandia avversarie nelle amichevoli.
“La Scozia scelta perché molto simile all’Irlanda, sono squadre fisiche. La scelta della Finlandia in relazione alla sfida con la Svezia. Serviranno per capire le partite degli Europei”.

Un aggettivo per descrivere la Nazionale. Ritiene sia molto sfortunata per gli infortuni?
“Chiedo ai giocatori di essere dei sognatori, bisogna sognare qualcosa di bello e di possibile. Sicuramente la fortuna non è dalla nostra parte, speriamo la ruota giri durante il torneo”.

Contro la Scozia avrà già deciso o potrebbe servire per cambiamenti dell’ultimo minuto?
“Ho già in testa chi portare e quale sarà il gruppo. In questo momento ci sono dei ballottaggi, due, al massimo tre. Le idee sono molto chiare e sono abbastanza sereno da questo punto di vista”.

C’è una scelta particolarmente dolorosa, al di là degli infortunati?
“Ci sono sempre scelte dolorose. Anche rispetto all’ultimo gruppo ho dovuto lasciar fuori Acerbi e De Silvestri, lo stesso Soriano. Però devo arrivare a delle conclusioni, a fare delle scelte che riguardano tutto, anche l’esperienza a livello internazionale”.

Thiago Motta e Montolivo: quando e come deciderà?
“Motta e Montolivo sono qui perché vogliamo capire l’entità degli infortuni e i giorni che necessitano di entrare in gruppo. In queste due settimane ho bisogno di preparare gente dal punto di vista tattico e fisico. Devono recuperare in fretta, non possiamo aspettare nessuno. Inutile dire quanti giorni, vediamo”.

I giocatori hanno capito chi di loro è in ballottaggio?
“Nessuno sa niente, al di fuori di me”.

Insigne: è sbagliato pensare a lui come un nuovo Giovinco per caratteristiche?
“Non è sbagliato pensarlo. Anche Giovinco giocava esterno nel 4-3-3. Io lo vedevo bene punta, e così può fare Insigne, può agire tra le linee o giocare al fianco di una punta”.

Ha parlato con Izzo? Gli ha detto qualcosa?
“Non ho avuto modo di parlare con Armando. Non l’ho fatto prima delle convocazioni, non l’ho fatto nemmeno ora. Sono situazioni particolari, mi fermo qua”.

È una nazionale fondata sul blocco Juve e sui valori dei bianconeri?
“La difesa sicuramente e penso che per noi ora è una certezza e una garanzia sulla quale partire. Ho lavorato con loro tanti anni, mi auguro possano trasmettere una spinta importante ai compagni. Vengono da grandi successi, è importante replicarli qui”.

È preoccupato o concentrato?
“Sono concentrato. La preoccupazione è nociva, non bisogna trasmettere ansia: sarebbe un messaggio negativo per la squadra. Voglio trasmettere ferocia e grande determinazione, voglio che si prepari qualcosa di bello e importante per non avere rimpianti”.

Dopo due anni con la Federazione cosa ha da dire a Tavecchio che deve scegliere il suo sostituto?
“Il presidente ha preso sempre grandi decisioni. Mi ha voluto e sono stato onorato dell’insistenza. Farà una scelta per il bene della Nazionale”.

Porterà 4 o 5 attaccanti?
“Questo è uno dei ballottaggi. Per forza Insigne? No, magari è un altro”.

Ha già studiato le avversarie?
“Abbiamo già preparato le partite sicure, le amichevoli e quelle del girone. Le abbiamo in mente, sicuramente nei prossimi giorni puntelleremo tutte le situazioni, ma stiamo preparandoci al meglio”.

Scelta del nuovo ct, presta attenzione, ha una sua idea?
“Non mi condiziona in alcun modo”.

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