Prove tecniche di 4-4-2 in vista del match di Baku contro l’Azerbaigian per l’Italia di Conte, già troppo spesso in difficoltà contro le squadre “materasso” del girone. La posta in palio è alta: serve una vittoria per staccare il biglietto per Francia 2016, in caso contrario tutto rinviato all’insidioso scontro diretto contro la Norvegia.
Non sarà contento il ct salentino di arrivare alla sfida con tanti infortuni: già fuori Marchisio e De Rossi a centrocampo, l’attacco si è visto perdere in corso d’opera Berardi e l’uomo più in forma della rosa, Insigne. Allora la Nazionale verrà schierata per la prima volta da Conte con il 4-4-2, un ritorno alle origini per il tecnico che con questo modulo costruì i suoi primi successi tra Arezzo, Bari e Siena. Tra i pali nessun dubbio ormai dall’anno 1998; difesa centrale targata Juve Bonucci-Chiellini, sulle fasce agiranno Darmian, che a Old Trafford ha già conquistato tutti, e De Sciglio, che invece al Milan sta vivendo un inizio di stagione da incubo sulla falsariga della scorsa; in mezzo non può esserci posto per Pirlo nel centrocampo a due, come Conte aveva già constatato nei primi mesi alla Juve, e allora spazio a Verratti e Parolo; le ali sono di Candreva ed El Shaarawy, favoriti rispettivamente su Florenzi e su Giovinco provato sorprendentemente esterno sinistro; attacco Eder-Pellè, dove l’attaccante leccese del Southampton cercherà di ripetere le imprese dei suoi compagni Long e Davis ieri che hanno schiantato Germania e Grecia con le rispettive nazionali.
