L’obiettivo stagionale del Milan è il terzo posto; è stato detto e ridetto più volte ma questa squadra, al momento, non sembra essere adatta a tale traguardo. Con la sconfitta subita dal Palermo di Iachini, i rossoneri si vedono scavalcare dalla Sampdoria, dal Napoli e dal Genoa. Stasera potrebbero essere distaccati anche dalla Lazio. Insomma un Milan distante ancora dalla squadra tecnica e vincente voluta sia da Inzaghi che dal presidente Berlusconi che non sarà certo felice delle ultime tre prestazioni (2 pareggi e una sconfitta). È un Milan senza gioco, che prende gol e che non li fa nemmeno più; soltanto due giornate fa aveva l’attacco più prolifico.
Sembra esserci una crisi dell’io pirandelliana tra gli uomini di Inzaghi; una crisi di identità che incide sul lato tecnico e sul piano del risultato. “Non mi ero mai illuso, sò com’è il calcio e da dove siamo partiti. I piedi saldi a terra li ho sempre avuti. I giocatori sono incappati in una giornata difficile. Alla fine il lavoro pagherà. Non dobbiamo illuderci, dobbiamo crescere partita dopo partita. Stasera mi dispiace che abbiamo fatto un passo indietro rispetto a dove eravamo, a prescindere dal terzo posto”, è con queste frasi che il tecnico rossonero si presenta ai microfoni di Sky nell’immediato dopo partita.