Inzaghi: “La Premier League mi affascina. Napoli? Adesso pensiamo a domani, sceglierò la formazione migliore”

Il tecnico analizza la sfida di San Siro e non pensa al Napoli

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LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI E IVAN JURIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervistato alla vigilia della sfida contro l’Arsenal, Simone Inzaghi , tecnico dell’Inter, ha analizzato la gara di domani che arriverà a pochi giorni da un’altra sfida delicata contro il Napoli.

Inzaghi: “Col Venezia dovevamo chiudere la gara”

Ha sottolineato qualcosa che non ha funzionato, su cosa pensa di dover lavorare?
“Sappiamo dove stiamo lavorando bene, non dimentichiamo che nelle ultime otto partite l’Inter ha fatto sette vittorie e un pareggio. Poi dobbiamo sempre pensare che abbiamo contro degli avversari, dopo l’ultima partita ho fatto i complimenti alla squadra, sono stati bravissimi e hanno fatto tutto quello che gli avevo chiesto. L’unico neo è stato non aver chiuso la partita, chiaramente con tutte le occasioni avute non saremmo dovuto arrivare al 97′ sul risultato di 1-0, ma non dimentichiamo che ci sono avversari che provano a crearci problemi, come ha fatto il Venezia che ha giocato un’ottima gara e ci ha creduto fino alla fine. Ora ci aspettano due partite difficilissime, si ragiona partita dopo partita: la prima è l’Arsenal, una delle più forti d’Europa, sappiamo di aver speso tanto e cercheremo di giocare due grandi match”.

La coppia Taremi-Lautaro è compatibile come caratteristiche? Come sta Arnautovic, dopo la gara di Berna non l’abbiamo più rivisto.
“L’avreste rivisto, ha un problema da dieci giorni: un’infezione a un occhio, che fatica ad andare via. Vediamo domani, stamattina si è allenato bene: con questi ritmi basta un problemino per saltare tre partite. Però sta lavorando bene. Lautaro e Thuram mi sembrava che avessero recuperato abbastanza bene, Taremi è un po’ più fresco: siamo a 40 ore dalla gara contro il Venezia. Oggi ho schierato una squadra contro i più affaticati, domattina faremo allenamento leggero e cercherò di scegliere la formazione migliore”.

Finora turnover maggiore in Champions League. Se non si perde contro l’Arsenal le possibilità di andare agli ottavi di finale sono concrete, è possibile comunque un robusto turnover?
“Robusto non penso, io sto ragionando partita dopo partita. Purtroppo abbiamo avuto Milan, Juventus e Napoli sempre dopo le partite di Champions: solo l’Inter ha sempre trovato una partita impegnativa, è sempre successo dopo la Champions. Noi a Empoli siamo rimasti in superiorità numerica e quindi non abbiamo speso tantissimo a livello di energie, prima del Venezia avevo tanti giocatori assenti per le tante partite ravvicinate. Calhanoglu, Zielinski, Asllani: tutti ci hanno creato delle problematiche. Domenica abbiamo speso di più rispetto a Empoli, ma stamani i ragazzi avevano recuperato comunque abbastanza bene, ma ho fatto un allenamento più al video che in campo”.

A metà della prima fase della nuova Champions, si può fare un bilancio sul format. Le sta piacendo?
“Per noi allenatori è molto più difficile, anche per i giocatori. Prima preparavi tre squadre, quindi fino a febbraio ti concentravi su tre squadre, era più semplice. Adesso devi ragionare su otto partite diverse: prima dopo le prime tre partite avevi in testa una classifica, mentre adesso sai le posizioni e quanti punti potrebbero servire, però poi magari i piazzamenti si decideranno su un gol fatto o subito. La squadra lo sa, probabilmente è un girone più affascinante, più divertente, ma anche più difficile. Lo spettacolo aumenta, ma è più impegnativo”.

Guardando Champions e campionato, sarebbe più prezioso un successo sull’Arsenal o sul Napoli?
“Beh, ci servirebbero entrambi. Sappiamo che giochiamo contro due squadre molto forti, adesso pensiamo a quella di domani: incontriamo una squadra tra le migliori d’Europa, molto riconoscibile con un grande allenatore. Se vedi l’Arsenal in mezzo a 100 squadre, senza sapere il nome, la riconosci. Si è giocata gli ultimi due titoli inglesi punto a punto con il Manchester City”.

Arteta primo allievo di Guardiola, si aspetta una partita simile a quella col City?
“Dovremo cercare di tenere la palla il più possibile, sappiamo che affrontiamo una squadra che fa una pressione offensiva importante. Sappiamo che sarà un problema per noi quando avranno la palla loro, ma vale anche il contrario”.

Il calcio inglese la avvicina? Ci si vede, un giorno?
“È un calcio molto affascinante, che piace a tutti gli allenatori. Non nego che c’è stata la possibilità, in questi anni, anche quando ero alla Lazio, però stavo bene alla Lazio e sto bene all’Inter. Mi piace, mi intriga, ma sono in una delle migliori squadre d’Europa e sto bene qua. Sul futuro nessuno ha certezze”.

Arsenal e Napoli sono reduci da sconfitte. Si aspetta una motivazione in più da loro?
“Sì, perché sappiamo tutti le grandi squadre come reagiscono dopo una sconfitta: guardate noi dopo il derby… Ci sta trovare squadre con motivi di rivalsa, ho visto la gara tra Arsenal e Newcastle: giocare in casa del Newcastle non è semplice, però è stata una partita aperta e affascinante. Troveremo una squadra che ha perso due giorni e mezzo fa, vorrà fare una grande gara a San Siro”.

Un dato statistico su Thuram: conquistati sette rigori da quando è all’Inter su diciassette conquistati in totale. Numeri così, solo so fratello Pippo… Ha portato anche diverse espulsioni avversarie, c’è una spiegazione tecnica?
“Sta lavorando benissimo, deve continuare. Domenica ho visto valutazioni non giuste per la gara che ha fatto, ha sbagliato due gol importanti come altri compagni, ma ha fatto un grande match. Oggi mi ha detto di aver recuperato abbastanza bene e valuterò. È un grandissimo valore aggiunto per noi, deve continuare in questa crescita”.

Nelle scelte che farà domani ragionerà solo sulla condizione atletica o anche in vista della gara contro il Napoli?
“Beh, chiaramente noi allenatori dobbiamo fare tante scelte, quotidianamente. Il Napoli adesso non è nei miei pensieri, c’è l’Arsenal. Faccio un esempio: se Bastoni è al 100%, con l’Arsenal gioca. Oggi non era al 100%, anche se è un ragazzo di grande disponibilità. Era un po’ affaticato, ma mi ha detto che ci sarebbe e devo valutare. A Empoli era riuscito a spendere il giusto, domenica è uscito coi crampi. Oggi ha fatto un allenamento leggero, stasera valuteremo i dati e decideremo se sarà in grado di partire contro l’Arsenal, non pensando al Napoli. La nostra priorità è quella, è una delle quattro favorite per vincere la Champions League”.