Inter, addio a Pioli al termine della stagione
La sconfitta dell‘Inter contro il Napoli a San Siro è stato il punto più basso della gestione Pioli. L’allenatore ex-Lazio, chiamato a stagione in corso per sostituire Frank De Boer, dopo un inizio incoraggiante ora sembra aver perso il contatto con la sua squadra. Il test contro il Napoli certo non è tra i più probanti. Gli azzurri sono una delle squadre più in forma della Serie A e perdere contro di loro può essere accettabile. Tuttavia ciò che più ha scioccato è stata la prestazione nerazzura; mai un sussulto, mai una scossa, una squadra inerme che assiste al dominio avversario.
Addossare tutte le colpe all’allenatore tuttavia sarebbe poco giusto. Tuttavia, come in passato gli sono stati tributati molti meriti, ora c’è da fare i conti con la realtà. E la realtà è amara, molto amara. L’Inter, salvo miracoli, sarà ancora fuori dalle coppe europee anche la prossima stagione. Questo è un innegabile fallimento per una squadra concepita per puntare alla Champions. Chi dovrebbe scontare le colpe di questa stagione, oltre a qualche giocatore, dovrebbe essere Pioli. Il tecnico, che già era arrivato come traghettatore, non verrà confermato e il suo futuro è tutto da decidere.
Antonio Conte per ripartire?
L’idea dell’Inter è sempre quella: ripartire per tornare grandi in Italia ed Europa. L’allenatore salentino rappresenta il profilo ideale per centrare questo obiettivo. Secondo fonti vicine alla società nerazzurra Jiadong Zhang, proprietario dell’Inter, avrebbe scelto proprio Conte come preferito per la prossima stagione. Il tecnico ha il profilo ideale da vincente e motivatore, tutto ciò che serve ai lombardi. Il rapporto non ideale tra la società russa, proprietaria del Chelsea, e il tecnico italiano non è dei migliori. L’Inter vorrebbe far leva su questo aspetto, e su un progetto vincente, per convincere il coach ex-juve. Ogni discorso tuttavia è rimandato al termine della Premier League e della FA Cup.
Vista la netta preferenza per Conte sembrano in ribasso le quotazioni di Simeone, spinto sopratutto da Zanetti e del portoghese Jardim. Tuttavia non è detta ancora l’ultima parola.