In un’intervista rilasciata a Radio Serie A, il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti ha ripercorso il cammino dello scudetto e ha raccontato alcuni interessanti aneddoti del passato, del presente e del futuro. Di seguito le sue considerazioni sulla stagione nerazzurra.
Inter, le dichiarazioni di Zanetti
Cosa significa la seconda stella?
“Occupa un posto importante, emotivo. Quando ho visto tutta questa gente ad aspettare i campioni d’Italia. Sentire il coro per me, l’entusiasmo del popolo nerazzurro è stato incredibile. Ho visto famiglie, bambini, tante emozioni per la vittoria del campionato, della seconda stella. Una delle pagine più importanti del club. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Affacciandomi ho avuto i brividi. Ormai io dico sempre che l’Inter è la mia famiglia e siamo una cosa sola”.
Lo scudetto vinto nel derby.
“Una cosa unica, storica. Ti può capitare poche volte, abbiamo colto l’opportunità. Sapevamo che sarebbe stata complicata perché dall’altra parte volevano evitarlo. I ragazzi sono stati straordinari, gli ultimi minuti di sofferenza che fanno parte del nostro Dna. Dopo il triplice fischio non abbiamo capito più niente”.
Quale squadra vi faceva più paura ad inizio stagione?
“Di sicuro pensavamo che il Napoli, anche cambiando allenatore, era una squadra di grandissimo valore. Milan e Juve avevano lo stesso obiettivo. Ma pensavamo anche che se facevamo quel che dovevamo era difficile anche per gli altri. Consapevolezza di essere forti, con poche parole e tanti fatti. Costruire questa squadra, vedendoli allenare, i ragazzi si sentivano importanti ed è stato merito di Inzaghi e del suo staff che hanno fatto un lavoro incredibile”.
Come si può portare avanti il ciclo di questa Inter?
“Dobbiamo rimanere competitivi in tutte le manifestazioni. L’obiettivo per il prossimo anno è già chiaro: difendere la seconda stella e in Champions League magari andare più avanti. Poi ci sarà anche il Mondiale per club, una competizione importantissima. Avremo bisogno di una rosa ampia per affrontare tutti questi impegni”.
Chi è stato il principale protagonista dello Scudetto?
“Mister, staff, giocatori, ma anche i tifosi. Direi l’interismo”.
Quanto vi è mancato il presidente Zhang?
“Ci è mancato fisicamente, ma solo fisicamente. Siamo sempre in contatto. Lui era felice, ci teneva tantissimo a essere qui”.
C’è chi chiama il campionato di Serie A la Marotta League.
“Fa ridere quando tu vedi una squadra che ha dominato il campionato dall’inizio alla fine.
Calhanoglu?
“Grandissimo, ha personalità ed è un trascinatore vero. Hakan è uno di quelli che meritava di vincere il campionato in questa maniera”.
Mkhitaryan?
“Giocatore pensante, è il cervello della squadra. Non bisogna spiegargli niente, sa tutto”.
Barella?
“Campionato straordinario, da vero leader e trascinatore, difensivamente e offensivamente. Sempre al servizio della squadra”.
Dimarco?
“Il sogno di un bambino. È cresciuto con noi, è andato via e ora è tornato come uomo. Si è visto il suo interismo per tutta la stagione”.
Avete perdonato Lukaku?
“Non so se la parola giusta sia perdonare. Ci siamo rimasti male soprattutto per le tempistiche e perché lui non è stato chiaro fin dall’inizio. Io gli auguro comunque una grande carriera”.
Ci racconta com’è iniziata la sua carriera da calciatore?
“Io avevo smesso di giocare, iniziando a lavorare come muratore insieme a mio padre. Fu proprio lui a spingermi a riprovarci dopo che avevo ricevuto la mia prima delusione all’Independiente. Fare il muratore assieme a mio padre, a 13 anni, mi ha insegnato il valore dei sacrifici”.
Quest’Inter si rinforzerà sul mercato?
“Se si presenteranno delle opportunità che il mister valuterà importanti per continuare la crescita della nostra squadra, lo faremo”.
Zirkzee è un obiettivo?
“Zirkzee è un grandissimo campione. Parliamo di un giocatore giovane, talentoso, intelligente, fisicamente molto forte. Uno così servirebbe a qualsiasi grande squadra che punta a traguardi importanti. Se si presenta un’opportunità importante, magari un pensierino ce lo possiamo fare”.
Che attacco sarebbe con Lautaro e Thuram…
“Zirkzee, Lautaro e Thuram sono tre attaccanti giovani, forti, che ti danno tranquillità”.
A proposito, Lautaro e Barella rinnovano?
“Lautaro e Barella rinnoveranno sicuramente. Sia da parte nostra sia da parte loro c’è massima predisposizione a continuare a lavorare insieme”.
Quanto fa male l’eliminazione dalla Champions?
“La Champions è una competizione difficilissima, fatta di dettagli. Dobbiamo avere grande rispetto di ogni avversario. Con l’Atletico doveva andare diversamente, dispiace perché nelle due partite abbiamo avuto tante occasioni per segnare il gol che ci avrebbe fatto superare il turno”.
Quanto è importante per l’Inter il Mondiale per club?
“Questa competizione è prestigiosa, con tante squadre. Il fatto di partecipare è già una cosa che ci rende orgogliosi. Vogliamo essere protagonisti anche al Mondiale per club”.
Qual è il sogno ancora da realizzare di Javier Zanetti?
“Voglio continuare con vittorie importanti da parte dell’Inter e magari fare un pensiero alla Champions League, non sarebbe male alzarne un’altra da vicepresidente”.