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Inter vs Roma, sapore di scudetto

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Sabato sera a San Siro sembrerà di essere tornati indietro di cinque o sette anni: Roma ed Inter, una di fronte all’altra, con in palio un bel pezzetto di scudetto. Certo le cose rispetto ad allora sono notevolmente cambiate sia perché non è più una corsa a due, quest’anno sarà allargata almeno a quattro cinque contendenti, sia perché i protagonisti sono decisamente cambiati. Alcuni però ci saranno ancora: Mancini da una parte, Maicon, passato dal nerazzurro al giallorosso, e De Rossi dall’altra. Francesco Totti, un altro che alla scala del calcio ha scritto pagine memorabili, non ci sarà poiché ancora ai box causa infortunio.

Roma ed Inter arrivano al big match forti di due filosofie agli antipodi: miglior attacco per Pjanic e compagni, difesa praticamente impenetrabile per Handanovic e soci. I capitolini hanno il reparto offensivo migliore del torneo con 25 gol distribuiti tra dodici calciatori: la dimostrazione tangibile di un calcio totale che può mandare in porta chiunque in ogni momento. E non importa se Edin Dzeko, bomber designato, abbia sinora siglato una sola rete, peraltro pesantissima contro la Juventus: il lavoro e la presenza del numero nove romanista non si possono racchiudere in mere statistiche, andrebbero analizzate a fondo e con dovizia di particolari. Il resto lo possono fare, a seconda del momento o della partita, la classe e la leadership di Pjanic, la velocità di Salah o Gervinho, la sfrontatezza di Florenzi. Questa è la Roma attuale plasmata da Rudi Garcia, una compagine che sa adattarsi all’avversario consapevole del fatto che non deve mai abbassare il livello di guardia se non vole finire in balia degli avversari.

Avversari che avranno il volto di Icardi, Perisic, Kondogobia, Medel e soprattutto Roberto Mancini. Il Mancio è tornato a Milano nella scorsa stagione ma solo quest’anno ha potuto plasmare la squadra a suo piacimento. Sebbene il gioco latiti ancora, il tecnico dei nerazzurri sta ottimizzando al massimo gli sforzi dei suoi ragazzi. Non è un caso che l’Inter solo in una occasione abbia segnato più di una rete ed abbia vinto cinque partite per uno a zero. A ciò si aggiunge una retroguardia praticamente impenetrabile: Handanovic e compagni hanno sinora subito solo sette reti, di cui quattro tutte in una volta contro la Fiorentina. Questo sta a significare che i milanesi fanno della difesa il loro punto di forza, tipico marchio di fabbrica della compagini del tecnico di Jesi.

Attacco contro difesa; Icardi contro Manolas; Dzeko e Pjanic contro Handanovic; Nainggolan a incrociare Medel; Maicon che potrebbe sfidare il suo passato per la prima volta a San Siro: Roma – Inter è tutto questo e molto di più…

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