Un bel derby, questo vuole e merita la Milano calcistica. Un derby ambizioso, spettacolare, combattuto. Un derby che lanci un messaggio forte e chiaro: Inter e Milan, dopo anni di dominio assoluto da parte della Juventus, quest’anno ci sono e vogliono dire la loro. Vero è che parlare con cognizione di causa a fine agosto di derby non è semplice, basti pensare che fino alle 23 di stasera il mercato è ancora aperto e qui si rende necessaria una piccola parentesi: che senso ha? Ben si capisce l’utilità della sessione di calciomercato invernale, necessaria a correggere qualcosa dopo aver gi giocato mezza stagione.
Ma in estate il mercato dovrebbe concludersi prima dell’inizio del campionato: tempi più stretti, inoltre, potrebbero addirittura schiarire le idee a tanti dirigenti che si azzuffano all’ultimo minuto per tappare buchi. Ma torniamo alla Madonnina, che dall’alto del Duomo di Milano ricorda con nostalgia tante stracittadine di lusso: Mazzola e Rivera, gli olandesi e i tedeschi, Vieri, Ronaldo, Kakà, Inzaghi, Mourinho e Ancelotti. L’elenco sarebbe lunghissimo, ma bastano pochi nomi a marcare la differenza tra quei derby e quelli degli ultimi cinque anni, sbiaditi e noiosi. Se un tempo nerazzurri e rossoneri si giocavano finali di Champions League e campionati, ultimamente alla vigilia del derby si parlava solo di orgoglio e stagioni da salvare in qualche modo.
Troppo poco per una città come Milano che, ospitando la finale della massima competizione europea, vede entrambe le sue squadre fuori dall’Europa. Qualcosa è cambiato, quantomeno se si pensa agli investimenti effettuati dalle nuove proprietà orientali. Criticabili, certo, ma reali. Per Romagnoli il Milan ha speso troppo? Vedremo, intanto ha speso. Kondogbia non vale i 36 milioni sborsati dall’Inter? Può essere, ma un anno fa il ragazzone francese sarebbe finito sicuramente altrove. E allora le luci, finalmente, sono davvero accese a San Siro. Potrà capitare qualche black out e sarebbe normale, ma le premesse sono interessanti.
Che derby sarà? Difficile dirlo oggi, alla luce del mercato ancora aperto e della sosta per la Nazionale. Ma se non sarà un derby degno di tutti i nomi di cui sopra, sarà comunque e sicuramente più caldo di quelli in cui al massimo regalavano gol di Obi e autogol di Mexes.