Milan più solo; l’Inter perde terreno, avanza la Juventus
Turno molto importante quello che si è appena concluso con la vittoria dello Spezia sulla Sampdoria. A due turni dalla conclusione del girone di andata e con alle porte la sfida tra Inter e Juventus (ed il derby di Roma), i risultati dell’ultimo weekend potrebbero aver indirizzato quantomeno l’assegnazione del cosiddetto “scudetto d’inverno”, con il Milan che ha scavato un piccolo solco nei confronti della concorrenza approfittando del pareggio dell’Olimpico tra i “cugini” e la Roma. Sempre in crescita l’Atalanta, prosegue anche il buon momento della Lazio, al terzo risultato utile consecutivo, e naturalmente dei Campioni d’Italia, per la prima volta in grado di centrare un tris di vittorie ed ormai ad un tiro di schioppo proprio dai nerazzurri meneghini che affronteranno nel posticipo serale di domenica prossima.
Re Leao affonda il Torino, Gasperini punisce Superpippo
Non fa troppa fatica la capolista per superare il Torino, volenteroso ma spuntato quando Belotti non incide, ed anche sfortunato nei momenti topici della gara. Protagonista di serata anche il VAR che induce giustamente Maresca prima a concedere il rigore per il Milan, che Kessie trasforma con la consueta freddezza, e poi a revocarne uno in favore dei granata.
Non concede scampo al Benevento l’Atalanta, corsara al Vigorito con un poker che non ammette repliche. Con una partita da recuperare (contro l’Udinese), gli orobici sembrano lanciatissimi verso una posizione europea di prestigio tanto più che appaiono tornati alla splendida forma che ne ha contraddistinto prestazioni e risultati nelle ultime stagioni; anche Ilicic, ormai ristabilitosi dai suoi problemi esistenziali, appare nuovamente in grado di fare la differenza, e la forza mista a tecnica della coppia offensiva Zapata-Muriel (sabato in… staffetta) promette di essere solo agli inizi…
Il Grifone rinasce, Di Francesco rischia la panchina
Funziona ancora una volta il binomio Genoa-Ballardini; tornato recentemente sulla panchina rossoblù il tecnico ravennate li ha già tratti fuori dai marosi, agganciando ed inguaiando il Cagliari, viceversa sempre più in crisi e con Di Francesco ormai ad un passo dall’esonero. A Firenze i sardi falliscono con Joao Pedro il rigore del possibile vantaggio e poi subiscono la rete decisiva di Vlahovic, che sta ripagando a suon di gol la fiducia concessagli da Cesare Claudio Prandelli.
D’Aversa non basta, la Lazio espugna Parma e festeggia i suoi 121 anni
Il cambio di panchina non giova nell’immediato alla società di Krause che in settimana aveva rimpiazzato Liverani con Roberto D’Aversa, accantonato appena pochi mesi orsono. I gialloblu reggono nel primo tempo ma nella seconda frazione di gioco sono sopraffatti dalla potenza e dalla classe di Milinkovic e Luis Alberto, con Immobile per una volta rimasto a secco. Il derby di venerdì ci potrà dire se il Campionato avrà ritrovato una protagonista o se invece per questa stagione i tifosi biancocelesti dovranno accontentarsi soltanto di qualche sprazzo.
All’Olimpico un pari che fa piacere solo al Milan; la Juve piega nel finale un bel Sassuolo
Una bella sfida quella tra Roma ed Inter con entrambe le squadre che a tratti dominano l’avversario meritando più di quanto alla fine raccolgano. Il pari pesa ovviamente di più ai nerazzurri, costruiti per vincere questo campionato e quindi obbligati a fare bottino pieno dopo il ko subito ad opera della Sampdoria; nonostante il rientro di Lukaku però la formazione di Conte non parte con il piede giusto ed anzi è la Roma a passare in vantaggio con un bel fendente di Pellegrini; nella ripresa gli ospiti reagiscono e con forza e determinazione si prendono la partita con Skriniar ed il solito Hakimi, salvo poi mollarla di nuovo complici le sostituzioni non proprio tempestive effettuate dal Conte che toglie proprio il marocchino e Lautaro incoraggiando di fatto la Roma a rifarsi avanti; il pari di Mancini, al secondo tentativo in pochi istanti, è alla fine il giusto premio all’inseguimento giallorosso.
L’immancabile sigillo finale di Ronaldo rende troppo pesante la sconfitta del Sassuolo che anche in 10 uomini per l’espulsione di Obiang non aveva mai abbassato la guardia continuando a sfidare l’avversario, certamente più forte, guardandolo costantemente negli occhi, a testa alta. Da sottolineare la rete di Danilo e la capacità di Kulusevski di piegare la resistenza avversaria entrando da subito nel vivo della partita una volta chiamato in campo per sostituire Dybala, all’ennesimo infortunio di una stagione per lui nata sotto una cattiva stella.