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Inter, Spalletti: “Finalmente si inizia, sono emozionato”

Shkodran Mustafi

Spalletti pronto per la Fiorentina

Grande emozione per Spalletti, il tecnico toscano non vede l’ora di iniziare e presenta la sfida contro la Fiorentina. Uno Spalletti che si dichiara pronto ed emozionato per la prima ufficiale sulla panchina dell’Inter. Di seguito le parole del mister come riportate da sportmediaset.

LE PAROLE IN CONFERENZA

Cosa vuole vedere domani con la Fiorentina?
“Il bello è che si ricomincia e siamo di nuovo dentro una cosa che emoziona tutti. Mi aspetto che i miei facciano prestazioni di qualità. E’ il calcio in generale che dà a tutti emozioni importanti, anche agli avversari. Ripartire e ritrovare gli avversari con piacere emoziona sempre perché il calcio è una cosa bella. Ai giocatori ho chiesto di amare questi colori e provare orgoglio per la nostra storia. Abbiamo lavorato per 40 giorni cercando di conoscerci e intraprendere una strada che non sappiamo dove ci porterà ma la dobbiamo percorrere con emozione, orgoglio e appartenenza”.

Soddisfatto della macchina che ha a disposizione o si aspetta qualcosa dal mercato?
“I nostri calciatori sono la nostra forza. Sono stato chiamato in causa come elemento importante di questa società ma sono i giocatori a essere la nostra garanzia, la nostra polizza assicurativa per il campionato. Ho grandi calciatori e grandi uomini. Ci capiterà di essere in difficoltà e di perdere qualche partita ma i nostri avversari dovranno sputare sangue. Con San siro deve esserci un incontro sentimentale. Bisogna amarsi alla follia senza possibilità di tradimento. Non dobbiamo disperdere l’entusiasmo dei nostri tifosi”.

Come si pone l’Inter sulla griglia?
“Non rispondo volentieri a questo. Noi iniziamo a lavorare seriamente e chi è qui deve dimostrare di avere i requisiti giusti. Dobbiamo proporre il meglio e anche di più. I giocatori devono essere protagonisti e devono avere loro l’attenzione, non io. E’ solo attraverso loro che io posso avere possibilità, saranno loro a determinare i titoli dei giornali che ci riguarderanno. Hanno qualità e le vogliono esprimere. Io devo essere bravo a tirare fuori il massimo da loro anche quando non saremo d’accordo. Mi avevano parlato di una squadra fragile ma avendoli conosciuti so che sono capaci”.

Dietro alle spalle di Icardi gioca Joao Mario?
“Ne ho 5 in quella posizione e capaci di fare quel ruolo: Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic. In più possiamo adattarne altri. La squadra comunque è un blocco unico. Io non esalterò mai un solo giocatore, è tutto collegato perché il risultato lo fa la squadra e non solo quello che fa 20 gol. Vogliamo far vedere il valore dell’Inter in questo campionato”.

Ci sono 4 squadre davanti all’Inter? Anche il Milan è più avanti?
“Il Milan ha fatto una buonissima campagna acquisti e sicuramente Montella li riuscirà ad assemblare. La Lazio è un’altra squadra forte. Le altre squadre che sono arrivate davanti a noi l’anno scorso hanno un altro valore. Ma io sono tranquillo perché ho una squadra forte che mi ha fatto vedere che posso stare tranquillo. Io mi sento pronto per questo campionato anche perché sono fortemente emozionato e questo è un buon segno. Ho anche un po’ di tensione e ci sto bene, non va bene se sono troppo tranquillo, non sono io. Il nostro obiettivo è dare soddisfazione ai nostri tanti tifosi che sono in giro per il mondo. Chiederò questo ai miei ragazzi, ho visto emozionati anche loro”.

Dovrà osare di più rispetto ai precedenti allenatori che hanno sempre schierato una sola punta?
“Bisogna sempre ricordarsi di avere più coraggio ma i gol non dipendono dal numero di attaccanti. E’ l’atteggiamento che può dare un segnale agli avversari”.

Come sta Icardi? Perisic ha la testa libera ed è motivato?
“Mauro sta bene, qualche giorno di allenamento gli manca ma siamo tranquilli. Se non riuscirà ad essere in condizione per 95 minuti lo valuteremo a gara in corso. Ivan fin da subito ha parlato con me, con la società. Per stare qui bisogna essere tutti vogliosi di ascoltare ed è chiaro che è attraverso questi giocatori che si fanno cose importanti. Anche nel passato e nella storia dell’Inter è stato così. Perisic è uno di quei giocatori che possono darci di più. Dopo il confronto che abbiamo avuto non ho mai avuto avvisaglie che volesse cambiare. E’ uno di quelli che si fermano anche dopo l’allenamento, è tra i più professionali. Ha un sentimento vero per la squadra e lo ha dimostrato correndo e recuperando per tutti anche in amichevole. si mette al servizio della squadra”.

Dal punto di vista tecnico siete completi? Cosa manca?
“I nomi dei giocatori coinvolgono. Ho letto di Vidal, Sanchez e questo entusiasma anche me. Ma io ho sempre parlato con la società. Certi nomi li ho letti sui giornali ma loro a me non hanno promesso nulla. Sono contento di quello che ho che è grosso modo quello che chiedevo.Ho tutti giocatori col cuore interista nelle intenzioni e nei comportamenti. Sono a posto e sono contento. Poi è chiaro che se si prendono i top player si hanno dei vantaggi, ma se hai quelli che lo possono diventare allora bisogna lavorare e migliorarsi. Le attenzioni lemeritano i nostri calciatori, meritano il nostro amore”.

Il Fair play finanziario
“E’ una cosa che va rivista e migliorata. L’Inter è corretta nell’usarlo. Suning è azienda corretta negli investimenti. Così come bisognerebbe rivedere il fatto che il mercato sia ancora aperto quando inizia il campionato”.

Su Candreva
“Io voglio tenerlo e la società la pensa come me. Lui non ha dato sintomi diversi. Si va avanti in tranquillità”.

A Brunico disse che erano state fatte delle promesse: è soddisfatto? Qualcosa la preoccupa?
“Sono abbastanza contento perché ho conosciuto la mia squadra. Ci si lascia trascinare nel fare certi discorsi che ho soprattutto letto più che fatto. Ci sono equilibri e costi, secondo me abbiamo fatto un mercato normale al quale sono abituato quindi mi sento a mio agio. Si è stimolati a trovare soluzioni e lavorare in maniera più seria e profonda. Non ho paura nel senso che sono abituato a conviverci”.

Il grande acquisto del mercato è Spalletti secondo molti. Quest’anno lei è l’Inter: sente questa pressione?
“Penso di non averla. L’allenatore è importante perché deve far arrivare delle cose ma i giocatori devono essere bravi ad ascoltare e questi ragazzi lo stanno facendo. La nostra storia e la mia la scriveranno loro. Sono convinto che lo faranno vedere fin da subito”.

Aver battuto grandi squadre in amichevole che valore ha?
“Aiuta il lavoro quotidiano perché ti fa pensare di essere nella direzione giusta. I risultati hanno la loro importanza anche se ogni volta si riparte da zero. Domani affrontiamo una squadra che ha entusiasmo ed è allenata d aun uomo di grande qualità, un tecnico moderno”.

Si aspetta rinforzi in difesa?
“E’ sbagliato aspettarsi chissà cosa dal mercato perché abbiamo le nostre motivazioni. In difesa qualcosa comunque faremo”.

Il suo obiettivo stagionale
“Vincere tutte le partite”.

Cancelo e Schick arrivano?
“Devo dare entusiasmo ai miei giocatori. Non faccio bene il mio lavoro se penso ad altri giocatori, devo dare forza a chi scenderà in campo domani”.

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