LA PARTITA COL TORINO DI MERCOLEDI’ POTREBBE ESSERE L’ULTIMISSIMA POSSIBILITA’ PER IL TECNICO NERAZZURRO, SALVO CLAMOROSI RIBALTONI DELL’ULTIMO MINUTO
Sono giorni incandescenti in casa Inter. La sconfitta con l’Atalanta potrebbe suonare come una condanna per un Franck De Boer sempre più in bilico. Una parte della dirigenza è già pronta ad intonare il “De profundis”, mentre un’altra fetta dell’establishment nerazzurro attende con ansia che il sommo Zhang e suoi fedeli si pronuncino in maniera definitiva, dando finalmente atto di presenza in un periodo estremamente delicato.
Dalla vittoria salvifica contro la Juve è passato un mese abbondante e, a parte Empoli, l’Inter ha perso totalmente feeling con la vittoria, ma soprattutto sta iniziando a perderlo col suo tecnico. Alcuni giocatori, negli spogliatoi del Comunale di Bergamo, Eder in testa, hanno denunciato problemi crescenti di comunicazione fra lo stesso De Boer e i suoi giocatori, fattore che la dirigenza sta valutando seriamente in queste ore.
E questo suona strano, dati i progressi piccoli ma significativi del tecnico olandese nel suo italiano ancora zoppicante (a tratti fa commuovere per come cerca di farsi capire…), ma soprattutto dopo un mese dove era lecito attendersi ulteriori miglioramenti sul piano del gioco dopo l’exploit contro la Juventus.
Invece, nisba. Squadra timorosa, totalmente permeabile a qualsiasi elemento che possa arrecare disturbo e tensione (il caso Icardi ne è l’esempio più lampante), un organico incompleto e privo di alternative all’altezza dei titolari; al tecnico si possono imputare alcune colpe, come l’atteggiamento schizofrenico e bipolare di una squadra che passa da fasi di gioco all’altezza dei suoi interpreti a pause comatose, o alcune scelte tecniche, sempre tenendo conto che sta armeggiando con una squadra che di fatto si è ritrovato fra le mani.
Ma gli alibi ormai sono in fase di esaurimento, perchè De Boer almeno una precisa identità caratteriale avrebbe comunque dovuto darla alla sua Inter, invece, come evidenziato da alcuni giocatori, evidentemente vi è un problema di trasmissione dei messaggi, e il feedback lo vediamo tutte le domeniche. Contro il Southampton giovedi, e ieri contro la banda di Gasperini, si è vista un insieme di individualità poco armoniche, e soprattutto sfiduciate nei confronti del loro traghettattore, come se attendessero ardentemente uno scossone dalla stanza dei bottoni.
In queste ore è stata attivata una conference call con la Cina, mentre il pargolo di Zhang Jindong, Steven, è già a Milano per vederci chiaro.
Monsieurs, questa è la Serie A.
Occorre che ne prendiate atto al più presto, perchè l’Inter una dimensione così non la merita. Così come Franck De Boer di passare per capro espiatorio di una situazione in cui lui ha colpe in misura minore.