Sembrava tutto facile nel primo tempo, poi un calo di tensione, un clamoroso errore e l’Inter si fa rimontare il doppio vantaggio da un Livorno che ha avuto il merito di non smettere mai di crederci. Finisce 2-2 e, per come si erano messe le cose nella prima frazione di gara, per l’Inter sono due punti persi, con l’ennesima dimostrazione di una fragilità eccessiva. Parte benino l’Inter, che come già accaduto altre volte quest’anno sembra giocare con più scioltezza fuori casa che a San Siro. Ma il Livorno è disegnato bene da Di Carlo e gli spazi per i nerazzurri non abbondano. I toscani, anzi, ripartono bene in contropiede e si rendono pericolosi un paio di volte dalle parti di Handanovic. Mazzarri dalla panchina predica calma e l’Inter dalla mezz’ora inizia a manovrare meglio, con più lucidità e ordine. Il vantaggio per i nerazzurri arriva al 37′, quando Hernanes si inserisce bene in area, arriva prima di tutti su un tiro sporco di Icardi e batte Bardi con un destro secco sotto la traversa.
L’Inter, in vantaggio, cresce ancora e allo scadere di primo tempo ecco il raddoppio, firmato da Palacio con un gran bel destro al volo su preciso traversone di Jonathan. Nella ripresa l’Inter riparte fortissimo e sfiora il tris con Palacio, ma Bardi si oppone e al 54′ il Livorno accorcia con Paulinho, che da assist direttamente da corner sfodera un bellissimo destro di prima che batte sotto la traversa e si infila in rete. L’Inter però non si scompone e crea ancora un paio di occasioni degne di nota: prima Icardi davanti a Bardi non riesce nel tocco sotto vincente, quindi Guarin, entrato da poco, nel prosieguo dell’azione non si perde in un dribbling di troppo e coglie solo l’esterno della rete. E all’85’ proprio un clamoroso pasticcio di Guarin dà il la al pareggio livornese: il colombiano dalla trequarti avversaria a sinistra effettua un inspiegabile retropassaggio verso Handanovic ma il neoentrato Emeghara intuisce, prende qualche metro su Samuel, si invola verso la porta dell’Inter e batte il portiere nerazzurro con un destro preciso nell’angolino basso. E l’assalto finale dell’Inter non produce risultati.