Inter, ora l’Europa è un miraggio

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L’Inter saluta le ultime speranze di qualificazione in Europa e lo fa nel peggiore dei modi: la sconfitta patita contro una Juventus ridotta ai minimi termini dal massiccio turnover attuato da Allegri dopo le fatiche di Madrid, infatti, ha messo in luce i problemi ormai soliti di una squadra clamorosamente in difficoltà tra le mura amiche del Giuseppe Meazza (una sola vittoria negli ultimi otto impegni casalinghi tra campionato e coppa). Un problema dato dalla mancanza di cattiveria agonistica e personalità, puntualizza Roberto Mancini, e non si può che concordare: tutti i giocatori nerazzurri, chi in un momento chi in un altro, hanno avuto pericolose battute d’arresto nel corso della stagione, sintomo di atleti fin troppo in balia degli umori del momento.

Eppure, nonostante le difficoltà di un Inter confusa e poco volitiva, quella contro la Juventus “B” era una partita alla portata: i nerazzurri hanno dominato larga parte della prima frazione e si sono visti annullare ingiustamente il 2-0 di Brozovic, che avrebbe ovviamente cambiato la partita e dato all’undici di casa ben altre certezze. Imbarazzanti incomprensioni e sanguinosi errori individuali hanno fatto il resto.

Ciò, comunque, non svaluta gli evidenti progressi arrivati con la gestione Mancini sotto il punto di vista del gioco: la squadra, seppur a singhiozzi (vedi sopra), inizia a mettere in pratica i dettami tecnico-tattici imposti dall’ex tecnico del Manchester City fin dal suo arrivo. La salita è ancora lunghissima, ma la pausa estiva potrà permettere alla società di operare sul mercato con le idee chiare sui giocatori utili alla causa e avrà il compito di garantire al tecnico jesino una rosa composta in base a quelle che sono le sue necessità.