Al Braglia di Modena va in scena Carpi–Inter per il secondo turno di Serie A. Voglia di rivincita per la matricola, al debutto in “casa”, dopo la doccia fredda di Genova, bisogno di confermarsi per l’Inter dopo la risicata vittoria interna con l’Atalanta. Castori sceglie la difesa a 3 per bloccare i nerazzurri, lancia in attacco il capocannoniere polacco Wilczek e sulla fascia destra si rivede Wallace (oggetto misterioso nell’Inter di Mazzarri); opta per la continuità rispetto alla prima uscita invece Mancini, con Icardi ancora assente.
Prima mezzora come prevedibile con i padroni di casa attendisti che difendono senza troppi patemi sugli attacchi molli dell’Inter. Prova a rendersi pericoloso il Carpi cercando sistematicamente Matos che ha buoni spunti ma piuttosto sterili, anche se all’8′ protesta per un’entrata rischiosissima di Murillo in area di rigore. Sblocca l’impasse un’uscita sconsiderata di Brkic alla mezzora che lascia la porta vuota a Jovetic dopo una carambola fortunosa. E’ il secondo gol di JoJo in nerazzurro e la partita sembra mettersi in discesa per gli uomini del Mancio, che però nel finale di primo tempo devono ringraziare la scarsa vena di Wilczek e la prontezza di Handanovic al 42′ e il brutto destro da posizione favorevolissima del volenteroso svizzero Fedele al 47′.
Nella ripresa l’Inter spinge poco, male e non punge, il Carpi continua ad essere ordinato ma con poca qualità e meno idee, mostrando poche alternative al gioco deliziosamente speculativo sfoggiato l’anno scorso in B. Mentre Mancini si infuria in panchina per la scarsa cattiveria dei suoi, Castori cambia la partita giocandosi la carta Di Gaudio (subentrato per un pessimo Wallace, che dopo stasera gli interisti decisamente non rimpiangeranno). 26 anni, nato a Palermo, sesta stagione a Carpi e zero presenze da titolare in A, è Antonio Di Gaudio a rischiare di essere l’eroe della partita: dopo aver messo in difficoltà la retroguardia interista con un paio di accelerazioni, segna all’81’ l’1-1 al termine di un’azione abbastanza confusa. L’Inter è alle corde e reagisce con carattere ma poca qualità, all’89’ è Guarin che si prende un rigore di prepotenza, dal dischetto si presenta Jovetic che con invidiabile freddezza trasforma il gol-vittoria per la seconda settimana di fila timbrando il cartellino per la terza volta. Una brutta Inter esce da Modena a punteggio pieno ed è forse l’unica buona notizia per Mancini, ma non è certo poco visti i tanti cambi da assimilare e una rosa ancora incompleta. A testa alta invece il Carpi rimane a zero punti, ma mostra segnali più che incoraggianti rispetto al debutto traumatico di Genova.
ph: Papini/Komunicare.it