Inter, Marotta: “Lukaku? Tanta delusione. Sanchez è un vero campione”

Marotta vuole velocizzare gli ultimi colpi di mercato

Marotta

Intervistato da Radio Tv Serie A, l’ad dell’Inter, Beppe Marotta ha fatto il punto sulla questione mercato, avvicinando sempre di più il colpo Pavard. Ecco le sue parole.

Inter, le parole del ad nerazzurro

“Annuncio Pavard oggi? No, oggi no. Ma siamo messi bene. Abbiamo tirato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un’illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio. Dobbiamo fare player trading. Ormai è una caratteristica, non più una cosa straordinaria. In Italia nessuno può investire 200M€ senza cedere, è impossibile”.

“Io credo sia un’Inter competitiva, dico che partiamo alla pari con il gruppetto di testa. Cosa mi ha preoccupato questa estate? Lukaku, Samardzic, Scamacca? E’ venuta meno un po’ la serietà, il rispetto dei ruoli. Oggi giocatori che ti dicono sì, domani ti dicono no. Ma alla mia età non mi sorprende niente, forse il caldo…”

“Lukaku? Sicuramente in un mondo in cui quello che oggi è sì domani diventa no ci sono obiettivi che tu immaginavi di raggiungere e poi non raggiungi. E intanto perdi altri giocatori (riferimento a Dzeko, ndr). Lukaku ha lasciato tanta delusione, mi limito a dire questo. Dove andrà? Adesso cominciano a chiudersi le strade. In Italia? Io penso di no, ormai mancano 10 giorni”.

“Sanchez? Sì sì ci sta. Quando un giocatore non gioca la domenica, il lunedì viene a chiedere la cessione. Questo succede con il mercato aperto. E’ successo con Correa adesso? Correa vuole spazio, non siamo indifferenti a questo. Cercheremo di accontentarlo se vuole andare via. Fa piacere che Sanchez voglia tornare. Sanchez è veramente un campione, ha grande passione per il suo lavoro. E’ andato via a malincuore e ora ha lanciato segnali di ritorno, questo è vero”.

“Onana è stato una grande intuizione di Piero Ausilio. L’abbiamo venduto a più di 50M€, operazione assolutamente positiva. Non potevamo neanche competere con lo stipendio che prende ora. Bisogna identificare immediatamente i nomi degli avvicendati”.

“Terrore di offerte arabe? E’ un fenomeno arrivato improvvisamente, in Europa non eravamo preparati, non abbiamo ancora decifrato l’effetto. La qualità in Europa è chiaramente scesa, pensate che hanno preso 22 giocatori di fascia importante e portato 700M€ nelle casse dei club europei”.

“Lautaro è il terminale del nostro gioco, lo sta facendo bene. Arnautovic? Sul taccuino dei grandi club ci sono grandi nomi e grandi ambizioni. Non voglio assolutamente ridurre il nome di Arnautovic. Prima avevamo altri obiettivi ma soprattutto per un fatto anagrafico. Venuti meno quelli, abbiamo colto questa opportunità. E ci dispiace anche averlo sottratto al Bologna, li abbiamo messi in difficoltà. Sensi? Siamo abituati a vederlo bene nel precampionato. Può darci un valido apporto se sta bene. Rinnovo Inzaghi? Ma sì, quando c’è condivisione di idee diventa automatico”.