Alla vigilia di Frosinone-Inter torna a parlare in conferenza stampa Roberto Mancini. L’allenatore nerazzurro ha fatto mea culpa per la seconda parte di stagione della sua squadra, ma non si dice del tutto battuto per l’obiettivo Champions: “Terzo posto? Le motivazioni non devono cadere, ci sono 21 punti e dobbiamo lottare. Nel 2016 abbiamo fatto qualche errore di troppo, è ora di tornare a vincere. La Champions non è sfumata, è difficile ma i punti ci sono. Che la Roma perda 8 punti è difficile, ma dobbiamo sempre sperarci. Siamo professionisti e anche quando gli obiettivi non si raggiungono bisogna sempre dare il massimo”.
IL FUTURO DI MANCINI E DELL’ INTER
Se la Champions League dovesse sfumare, Mancini rischierebbe seriamente la panchina, ma l’ex allenatore di City e Galatasaray appare piuttosto sereno: “Vedo che tutti parlano del mio futuro, forse ne sanno più di me. Un allenatore è legato molto ai risultati, questo mese e mezzo è importante perché vogliamo finire bene e con delle vittorie. Ho ancora un anno di contratto per cui non c’è problema, finora non è arrivata nessuna offerta. Do un voto basso alla stagione dell’ Inter, ma non ai giocatori, i quali hanno messo tanto e hanno fatto tanto. Do un voto abbastanza basso a me che sono l’allenatore”.
NAGATOMO FINO AL 2019
Ospite speciale della conferenza, Yuto Nagatomo, fresco di rinnovo con i nerazzurri fino al 2019. “Faccio i complimenti a Yuto, merita queste soddisfazioni. È stata una dimostrazione di grande affetto” ha affermato il tecnico prima di passare la parola al terzino giapponese. “Amo l’ Inter, sempre. Mi sento a casa. Prima devo dire che voglio ringraziare la società per avermi rinnovato il contratto. Poi il presidente Thohir, Pupi Zanetti e mister Mancini. Lo staff della società, compagni e tifosi. Un grazie particolare va alla mia famiglia per avermi sostenuto in questo percorso. Sono contento di rimanere qua. Ho sempre sognato di giocare con questa squadra e di indossare questa maglia. È un grande onore. Mai pensato di andar via. Mai. Mi sono trovato bene con tanti compagni, da Sneijder a Zanetti, Cassano, Materazzi, ma mi sono trovato bene con tutti”.