Inter ko, a San Siro il Cagliari cala il poker (1-4)

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A San Siro l’Inter cade rovinosamente contro il Cagliari, con un netto 4-1 per i sardi i quali conquistano la prima vittoria stagionale. Per i nerazzurri, invece, un brutto stop nella giornata in cui i tifosi si aspettavano segnali di continuità dopo la vittoria di mercoledì contro l’Atalanta. Nella sconfitta dell’Inter c’è di tutto: un po’ di sfortuna, qualche decisione discussa dell’arbitro Banti, ma soprattutto una brillantezza che, a fronte di una grande partita della squadra di Zeman, è mancata soprattutto nel primo tempo. E’ un primo tempo shock per l’Inter, che entra male in campo e va sotto dopo soli 10 minuti. A portare in vantaggio il Cagliari è Marco Sau, che sfrutta un’indecisione difensiva dei nerazzurri e fulmina Handanovic con un gran destro nell’angolino. L’Inter, sotto di un gol, prova a reagire e trova il pareggio al minuto 18, quando Palacio batte velocemente e con astuzia una punizione che sorprende la difesa dei sardi e per Osvaldo insaccare è un gioco da ragazzi. Ma il Cagliari tiene bene il campo e tra il 25′ e il 27′ Nagatomo si vede sventolare due gialli dall’arbitro Banti, prima per una trattenuta e poi per un’entrata troppo vigorosa su Cossu. Il pubblico, ovviamente, non gradisce. L’Inter, in 10 contro 11, va completamente in bambola e il Cagliari ne approfitta: il mattatore è Ekdal, che segna al 29′ sugli sviluppi di una bella azione dei suoi e al 34′, mettendo in rete dopo una progressione impressionante sulla destra di Ibarbo. I nerazzurri non riescono a reagire e l’unico a dare segnali è Handanovic, che al 42′ parà un rigore a Cossu assegnato dal fiscalissimo Banti per un’entrata di Vidic in area. Potrebbe essere la svolta, ma l’Inter davvero non c’è e al 44′ ancor Ekdal va in rete, sugli sviluppi di un corner, per la tripletta personale e per il poker del Cagliari. Il fischio che decreta la fine della prima frazione di gioco assomiglia al gong che salva dal peggio un pugile suonato, ma nella ripresa c’è poco da fare per gli uomini di Mazzarri.

Entrano D’Ambrosio, Icardi per Palacio, e Guarin ma la musica non cambia: in inferiorità numerica i nerazzurri non riescono a dare forza alla propria manovra, mentre il Cagliari pare aver iniziato a fare suoi i precetti di Zeman e gioca bene, mettendo in mostra un ottimo collettivo e individualità interessanti. L’assalto disordinato dell’Inter non crea quasi mai seri problemi alla retroguardia del Cagliari, anzi sono gli ospiti a rendersi pericolosi in un paio di occasioni su azione di contropiede, ma il risultato non cambia e per l’Inter servirà un netto cambio di rotta già a partire dalla difficile trasferta di Firenz