Inter, Inzaghi: “Testa alla Samp. Domani torna Sanchez”

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della partita di domani contro la Sampdoria. Il tecnico ha chiesto di pensare al campionato prima della sfida con il Real Madrid.

Inzaghi Lautaro
Simone Inzaghi e Lautaro Martinez ph: Fornelli/Keypress

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della partita di domani contro la Sampdoria. Il tecnico ha chiesto di pensare al campionato prima della sfida con il Real Madrid.

Arruolato anche Sanchez, ripresosi dall’infortunio. Domani mancherà Bastoni, accacciato e di rientro dalla Nazionale di Mancini.

L’allenatore ha sottolineato poi come ci sarà spazio anche per Dumfries e Satriano probabilmente a gara inclusa.

Che Sampdoria si aspetta, adesso che si sono rinforzati anche con Caputo?
“Incontriamo una squadra che ha qualità, con un allenatore che conosco e che dà sempre grande organizzazione alle proprie squadre. Caputo è un colpo importante, sarà una sfida dura e cercheremo di fare una partita da vera Inter”.

Pensa di avere a disposizione Lautaro dal primo minuto? Quanto è difficile scegliere quando c’è tanta concorrenza?
“Oggi valuterò i quattro sud americani, che non ho ancora visto perché sono arrivati nella notte, mentre Vecino è arrivato solo stamattina. Parlerò con loro, faremo una sgambata e poi deciderò. Non ho molta abbondanza ma dovrò capire chi ha recuperato meglio dagli impegni in Nazionale. Abbiamo un problemino per Bastoni, che è tornato acciaccato e un fastidio non gli ha permesso di allenarsi. Domani sarà assente e poi faremo lunedì esami specifici. Sceglierò la soluzione migliore”.

La sfida contro il Real può condizionare le sue scelte?
“Sarà una sfida affascinante che vivrò nel migliore dei modi assieme ai miei ragazzi. Ma adesso la testa è alla Samp”.

Come sta Sanchez?
“Per quanto riguarda Sanchez, gli ultimi tre o quattro giorni si è allenato a pieno regime. La condizione non è ancora al massimo ma vuole mettersi al pari degli altri e domani lo convocherò se la rifinitura andrà bene”.

Chi è il rigorista della squadra?
“Calhanoglu e Lautaro calciano molto bene, poi ci sono Dimarco, Sanchez e Correa. Ne abbiamo più di uno che a fine allenamento si fermano a provare”.

È già tempo di turnover?
“Bisogna ragionare di volta in volta. Domani Bastoni avrebbe giocato, anche perché in Nazionale aveva fatto solo una partita. Siamo all’inizio ma allo stesso modo devo ragionare con i ragazzi e guardare i viaggi che hanno affrontato e il minutaglie per cui sono stati impiegati”.

Che risposte le sta dando Dumfries?
“È un grandissimo calciatore che arriva da un altro campionato. Sta imparando la lingua, ieri si è allenato bene e diventerà molto importante per l’Inter. Ci sarà sicuramente spazio anche per lui”.

In cosa ti aspetti un ulteriore salto dalla tua squadra?
“Il salto me lo aspetto nel miglioramento della gestione delle energie, perché abbiamo poco tempo e serve la giusta motivazione per superare prima certe difficoltà. Bisognerà essere bravo nei recuperi”.

Quale errore vuole che non commetta la sua squadra?
“Un errore che non dobbiamo commettere è quello di pensare alla partita dopo, quello è l’errore più grande che la mia squadra non deve commettere. Si legge del Real, ma domani ci sarà la Samp che vorrà crearci problemi”.

  Come sta Sensi?
“È tornato dalla Nazionale e ha svolto un lavoro leggero, adesso ha superato il fastidio che lo ha condizionato e si sta mettendo nelle giuste condizioni per poterci essere domani”.

È stato un bene che Sanchez non abbia viaggiato per raggiungere la nazionale? Che valore ha per te?
“È normale che non sia andato in nazionale, da quando ci siamo ritrovati all’inizio ha fatto con me solo quattro allenamenti. Lui è un ragazzo molto disponibile e le sue qualità non le scopro io oggi”.

Pensa che in determinate partite possa esserci la possibilità di vedere la sua squadra con una punta in più?
“In determinate partite sarà un’arma in più, poi abbiamo anche giocate preordinate con i due attaccanti ma all’occorrenza non vedo perché non inserire un Sanchez dietro le punte”.

Durante Inter-Genoa la Curva ha scandito il suo nome, in quel momento ti sei sentito subito l’allenatore dell’Inter?
“Già prima di Inter-Genoa, al giorno della presentazione i ragazzi della Curva mi hanno dato il benvenuto prima della conferenza ed è stato un segnale importante. Poi sono venuti a salutare a squadra in ritiro ed è stato un bell’incontro. Mi ha fatto piacere come mi ha accolto il tifo nerazzurro, poi per un allenatore deve parlare sempre il campo. Li ho ringraziati anche a Verona perché sotto di uno ci hanno incoraggiato”.

Satriano può entrare nelle rotazioni?
“Assolutamente sì, lo abbiamo tenuto perché mi ha dimostrato di poter stare nel gruppo. Ha una forza incredibile ed è volenteroso. Gli altri quattro hanno una storia diversa, ma Satriano è bravo e l’esordio contro il Genoa non è stato un regalo”.