Inter, Inzaghi: “C’è tantissimo rimpianto. Orgoglioso dei miei”

Inzaghi fa i complimenti ai suoi

Inzaghi
SIMONE INZAGHI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto ai microfoni di Sky SportSimone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato così dopo la sconfitta in finale di Champions League. Il tecnico amareggiato, si complimenta comunque con i suoi per la bellissima prestazione mostrata.

Inter, le parole del tecnico piacentino

La notte dei sogni è diventata la notte dei rimpianti, ma anche della consapevolezza.
“Assolutamente sì. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, sono stati grandiosi. E’ un momento difficile, abbiamo perso una finale che volevamo a tutti i costi ma dobbiamo essere orgogliosi. Ieri ho detto che non cambierei mai i miei giocatori con nessuno e oggi tutto il mondo ha capito perché. Siamo stati forti di insieme contro una squadra fortissima alla quale abbiamo concesso poco. Tantissimi rimpianti ma bisogna essere orgogliosi, ringrazio i tifosi che sono stati meravigliosi permettendoci di arrivare fin qua”.

I tifosi in Duomo stanno comunque festeggiando.
“L’Inter ha messo in campo una partita seria, organizzata. C’è grandissimo rimpianto, ho visto i giocatori abbattuti, ma è il calcio. E’ la quinta finale in venti mesi, dobbiamo essere orgogliosi”.

Come mai avete sbagliato tanti cross?
“Nel primo tempo non abbiamo sofferto tantissimo ma a livello di gioco potevamo fare meglio. Nella ripresa nel nostro momento migliore abbiamo creato tanto, la rifinitura ci è mancata però negli ultimi venti minuti ci sono stati la traversa, il colpo di testa di Gosens, la ribattuta su Lukaku dove ti chiedi come mai non è entrata. Avrei voluto giocarmi l’extra-time”.

In Champions avete fatto di più delle vostre possibilità o l’anno prossimo possiamo aspettarci lo stesso rendimento?
“Lo abbiamo visto in campo, il City è una grandissima squadra. Il percorso in Champions è stato eccezionale ma vogliamo tornare in finale e abbiamo le possibilità di tornarci. Dobbiamo sviluppare, giocare come negli ultimi tre mesi e avere tutti i giocatori disponibili”.

C’è qualcosa per la quale sei orgoglioso di te stesso?
“Il lavoro col mio staff e i miei ragazzi. Sono stati perfetti, avrebbero meritato di più ma questo è il calcio; cinque finali in 20 mesi sono importantissime per farci crescere ulteriormente”.