Arrivato l’8 agosto tra lo scetticismo generale, Frank De Boer subito ha cercato di dare la sua impronta ad un gioco troppo difensivista che, negli ultimi 3 anni, aveva attanagliato Appiano Gentile. I risultati non sono stati sempre positivi ma era anche una cosa normale perchè, in meno di un mese, non puoi chiedere tanto ad un allenatore olandese che si doveva ambientare da subito ad un calcio che è fatto di troppa tattica e poco propositivo ( a parte le 3-4 squadre di vertice).
Finalmente Frank De Boer
La prima partita, anche se persa malamente contro Chievo, ha dato subito una sacrosanta verità:questa squadra non ha interpreti per il 3-5-2 e quindi il tecnico subito ha capito che doveva optare per un 4-3-3 oppure un 4-2-3-1. Con il Palermo l’Inter è scesa in campo con Banega regista e Medel mezzala ma sia l’argentino che il cileno non hanno il passo per fare questi ruoli anche se i nerazzurri hanno sciupato tantissime azioni ma non sono andati oltre l’1a1. A Pescara la svolta: il mister cambia ancora e decide per il 4-2-3-1 con Joao Mario e Medel a centrocampo e Banega da trequartista: anche questa volta i meneghini non sfruttano le tanti occasioni, regalano praterie agli avversari e gli abruzzesi vanno in vantaggio.
De Boer non molla e schiera 3 attaccanti contemporaneamente, ricordando a tutti un certo Josè Mourinho. Risultato della favola: l’Inter ribalta il risultato e porta a casa la prima vittoria in questo campionato. Giovedì succede l’incredibile: arrivano gli israeliani del Beer Sheva per la prima di Europa League. Il tecnico fa troppo turn over (mette 7-8 riserve) e perde malamente subendo una marea di critiche e molti giornali annunciavano anche un imminente esonero nel caso di debacle contro la Juventus. Ma ieri l’Inter sfodera la miglior prestazione di sempre e ribalta, come a Pescara, il risultato in un San Siro stracolmo di gioia.
Il tecnico ha messo pure fuori rosa Brozovic, reo di non impegnarsi molto ne durante gli allenamenti e soprattutto giovedì in coppa, facendo capire di essere un amante della disciplina e a tenere il gruppo unito. Sicuramente una rondine non fa primavera ma se l’Inter vista ieri giocasse sempre così anche con le piccole (mercoledì già test importante ad Empoli) potrebbe entrare sicuramente nelle prime 3 posizioni del campionato a maggio o addirittura essere una delle antagoniste delle Juve per lo scudetto. Invece per l’Europa League non bisognerebbe fare molto turn over perchè adesso devono vincere tutte le partite, dopo la sconfitta nella prima giornata del girone.