Il Napoli centra la sesta vittoria consecutiva ma il Milan tiene il passo
Il Napoli continua a volare: con 6 vittorie su 6 fa sognare i propri tifosi che non parlano apertamente di scudetto soltanto per scaramanzia, arte ben conosciuta a quelle latitudini. Ancora in gol Osimhen che sembra definitivamente ritrovato dopo una prima stagione resagli difficile da troppe negatività esterne.
Il Milan tiene il passo grazie ai suoi giovani d’oro; spicca la prima rete in serie A di Daniel Maldini, che va a rinnovare una dinastia che ha scritto, e promette di scrivere ancora, alcune tra le pagine più belle e gloriose della storia rossonera.
L’Atalanta blocca l’Inter, la Juventus soffre per superare la Sampdoria. Cresce la Fiorentina
Si attarda l’Inter, ora a 4 distanze dagli azzurri, bloccata a domicilio dalla solita coriacea Atalanta che sembra aver riscaldato finalmente il suo diesel e promette di restare alle costole delle prime della classe, fra le quali al momento si è inserita la Fiorentina, tornata con tre punti ed il quarto posto nel carniere dalla non certo semplice trasferta di Udine. Italiano fa sul serio ed i gigliati rispondono con prestazioni (come contro l’Inter) e risultati, come ieri al Friuli.
La Juventus allontana le critiche inanellando la seconda vittoria consecutiva ma anche con la Sampdoria i bianconeri hanno sofferto troppo e gli infortuni contemporanei della coppia d’attacco Dybala – Morata non promettono nulla di buono, specie alla vigilia di una sfida importante in Champions League nella quale mercoledì affronteranno il Chelsea.
Derby di Roma: la Lazio vince e convince; giallorossi a testa alta
Ma la gara più attesa della giornata era senza ombra di dubbio il derby della Capitale e non solo per i romani. Entrambe le formazioni, affidate in estate a Mourinho e Sarri, cercavano risposte importanti ed in effetti la stracittadina qualcosa ha detto.
Prima di tutto va sottolineato che è stato un bel derby, combattuto e senza esclusioni di colpi; Sarri ha puntato sulla velocità specie a destra dove Felipe Anderson ha quasi sempre avuto la meglio sul dirimpettaio Vina, recuperato in extremis e probabilmente non in perfette condizioni fisiche; Pedro, ex dal dente avvelenato, ha giostrato su tutto il fronte offensivo ma è stato anche generoso nel ripiegare in aiuto dei compagni in difficoltà; Mourinho ha tentato di verticalizzare di più il gioco ma se davanti la Roma è riuscita comunque a rendersi pericolosa, ed è apprezzabile la reazione mostrata dopo la doppietta iniziale dei biancocelesti, dietro la difesa continua a ballare un valzer fuori tempo, consentendo alle ripartenze laziali una notevole pericolosità. La Lazio alla fine vince con merito ma la Roma esce a testa alta; entrambe presentano pregi e difetti in gran quantità ma in un campionato imperfetto e senza una squadra davvero superiore alle altre, potranno recitare la loro parte fino alla fine.
Al derby torna lo spettacolo sugli spalti; negativo l’arbitraggio di Guida
Male l’arbitro Guida ed il Var Irrati, ma entrambi non sono nuovi a prestazioni largamente insufficienti; nella fattispecie lasciano forti dubbi nel primo tempo la decisione presa sul fallo di Rui Patricio ai danni di Milinkovic in occasione della prima rete laziale, e quella di non intervenire (nemmeno con un’occhiata al Var) sul contatto Hysaj -Zaniolo immediatamente precedente al raddoppio di Pedro; stessa solfa nella ripresa quando la premiata ditta Guida – Irrati ha sorvolato sulla sbracciata di Lucas Leiva nei confronti di Mkhitaryan che poteva costare il secondo giallo al brasiliano per poi concedere il rigore alla Roma per un fallo molto presunto di Akpa Akpro ai danni dello stesso Zaniolo… insomma un disastro in salsa mista del quale avremmo fatto volentieri a meno.
Bellissimo invece ritrovare i colori ed il calore del derby; il primo con un po’ di pubblico dall’inizio della pandemia; tornano anche gli striscioni e le scenografie sulle rispettive curve; una traccia decisamente apprezzabile verso la normalità.