In testa domina il segno X; Roma e Milan frenano Inzaghi e Conte mentre Gasperini non supera l’ostacolo Torino
Ventitreesima giornata nel segno del pareggio in cima al campionato. Impegnate da avversarie non banali, Napoli ed Inter non sono riuscite a staccarsi definitivamente dal resto del gruppo che pure viaggia a ritmi più bassi. Ironia della sorte nel turno dominato dal segno X torna a vincere la Juventus, regina indiscussa della divisione della posta.
Ancora una volta il derby ha rischiato di essere fatale ai nerazzurri che ne hanno già persi due in questa stagione; gara bella, combattuta e di buon livello con il Milan che ha visto sfumare la terza vittoria stracittadina soltanto negli ultimi minuti di recupero. I campioni d’Italia possono però recriminare sulle tante occasioni perse, con tre legni colpiti, e per qualche decisione arbitrale non proprio chiarissima che riapre, semmai fosse mai stata chiusa, la “questione VAR”, vista l’eccessiva discrezionalità con la quale viene richiesto o meno l’intervento degli specialisti chiusi nelle segrete stanze di Lissone.
Anche a Roma la gara trova il suo epilogo soltanto all’ultimo respiro grazie ad un guizzo di Saelemaekers chiuso da Angelino con una pregevole conclusione al volo di sinistro. Se Ranieri ha destato parecchie perplessità per la formazione inizialmente schierata, ricca di seconde linee e senza Dybala, Conte non ha certo brillato dal punto di vista tattico, mostrandosi troppo rinunciatario nella seconda parte della sfida; un atteggiamento che ha incoraggiato la Roma, sostenuta dal suo pubblico, a rischiare il tutto per tutto fino al raggiungimento del pareggio. Per gli azzurri alla lunga potrebbe pesare la rinuncia al talento georgiano, non adeguatamente sostituito nel corso della sessione di mercato che si è appena conclusa.
Tra nuovi infortuni e brutte ricadute, Gasperini perde i pezzi e la sua Atalanta ne paga lo scotto nella gara contro il Torino che senza strafare ha ripreso a viaggiare bene nelle ultime settimane, allontanandosi dalle zone meno nobili della classifica alle quali si stava pericolosamente avvicinando.
Juventus, Lazio e Fiorentina riprendono quota nella lotta per un posto in Champions
Prima che il calciomercato irrompesse con fragore nel vivo, regalando al Milan una rosa molto più competitiva ed esplosiva, la Juventus, rinforzata anch’essa dall’arrivo di un nuovo bomber (3 reti in due partite!), era tornata ad alzare la voce in zona Champions superando di rimonta l’Empoli, passato in vantaggio con una rete dell’ex De Sciglio. Kolo Muani, di potenza e opportunismo (ma anche un bel pizzico di fortuna…) ha ribaltato le sorti del match, arrotondato poi da Vlahovic (stimolato dalla concorrenza?) e Conceicao. Ora vedremo se Motta riuscirà o vorrà provare a farli giocare insieme o come li alternerà tra campo e panchina.
La Fiorentina vince soffrendo contro un buon Genoa e da continuità al “sacco” Olimpico della scorsa settimana; pure i viola hanno concluso diverse operazioni sul mercato ma che si siano realmente rinforzati dovrà dimostrarlo il campo poiché il rendimento di Zaniolo resta sempre un’incognita e la fuoriuscita di tanti esterni (Sottil, Kouame, Ikone) potrebbe destabilizzare certe dinamiche tattiche.
La Lazio nel posticipo di ieri sera ha risposto alle rivali e, superando il Cagliari al termine di una gara non facile, si è ripresa la quarta posizione, nella speranza di recuperare almeno una parte dei tanti infortunati che ne hanno minato pesantemente il cammino nel mese di gennaio.
Verona e Lecce che vittorie!
In coda Lecce e Verona incasellano due pesantissimi successi in trasferta, inguaiando decisamente il Parma e condannando praticamente alla retrocessione il Monza che, anche a livello societario, sembra ormai rassegnato al peggio tanto da smobilitare cedendo i suoi pezzi migliori. Pure il Venezia, all’ennesima sconfitta in quel di Udine, appare ormai irrimediabilmente staccato dal quart’ultimo posto per cui la lotta salvezza dovrebbe essersi circoscritta a sei squadre racchiuse dai 23 punti di Hellas e Lecce ai 20 del Parma. In questo gruppetto anche Como ed Empoli con i lariani che danno sempre l’impressione di potersi tirare fuori ma poi restano impantanati nel magma della paura ed i toscani che vi sono scivolati pian piano e proprio per questo potrebbero rischiare più delle altre, maggiormente abituate alla situazione.