Vincono le tre di testa e staccano la concorrenza
Giornata importante per il campionato in zona scudetto: vincendo in rimonta contro la Juventus il Napoli fornisce un’altra dimostrazione di forza ribadendo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che anche senza Kvaratskhelia, che andrà comunque sostituito, gli azzurri non intendono cedere il passo. D’altro canto i bianconeri hanno mostrato ancora una volta i loro punti deboli costruendo azioni offensive con molta fatica (zero nella ripresa quando il Napoli ha schiacciato il piede sull’acceleratore), ed anche dietro non paiono più imperforabili come nelle prime apparizioni. Oltre tutto le continue rimonte subite aprono forti dubbi sulla forza morale di Motta e dei suoi giocatori, incapaci di tenere botta nei momenti di maggiore difficoltà.
Contro un avversario certo meno solido come il Lecce, anche l’Inter continua la sua striscia positiva e soprattutto certifica in maniera definitiva il ritorno sui suoi standard abituali del capitano Lautaro Martinez, una certezza in più per mister Inzaghi. In gol oltre all’argentino e al solito Dumfries, anche Frattesi e Taremi, che allontanano così le voci di mercato che li vedevano entrambi ai margini del progetto interista.
Chi riprende fiato dopo un periodo non certo semplice, è l’Atalanta di Gasperini che grazie al capocannoniere Retegui, finalmente ristabilito al 100%, tiene il passo, sia pure a distanza delle due battistrada. D’ora in poi gli “altri” nerazzurri non potranno però più concedersi pause se vorranno davvero rimanere incollati al treno tricolore.
Risalgono Milan, Fiorentina e Roma; cade la Lazio
Con l’ennesima rimonta, segno distintivo dell’ancora acerbo cammino di Conceicao, il Milan strappa i tre punti al Parma allo scadere del recupero anche grazie alle incertezze del portiere Suzuki. Certo il gioco dei rossoneri non è di certo migliorato con la staffetta tra portoghesi, e la “sceneggiata” inguardabile tra l’ex allenatore del Porto e Calabria non depone certo a favore di un ritrovato clima di serenità cui doveva contribuire proprio il passaggio di testimone da Fonseca all’attuale responsabile tecnico. Ibra che getta acqua sul fuoco, poi, non è proprio credibile.
Spezza il periodo di crisi la Fiorentina che superando la Lazio all’Olimpico, soprattutto grazie ad una prova di carattere, dimostra compattezza e risponde alle critiche ed alle insinuazioni su presunte spaccature all’interno dello spogliatoio e di malesseri nei confronti di Palladino. La formazione iniziale schierata da Baroni, stavolta non esente da responsabilità, e un arbitraggio tutt’altro che illuminato, hanno fatto il resto…
A fari spenti ed ancora ad una certa distanza, pur non stregando dal punto di vista del gioco, si riaffaccia in zona Europa la Roma, più solida e meno sprecona rispetto al passato. Pochi fronzoli e molta sostanza, in pieno stile Ranieri, i giallorossi, che attendono ulteriori rinforzi dal mercato (buono l’esordio di Rensch), cercheranno di rimanere in corsa, nella speranza che qualcuna delle formazioni che la precedono possa perdere il passo.
In coda vola il Grifone; Monza e Venezia disperate
In zona salvezza perdono praticamente tutte e così i tre punti conquistati dal Genoa nello scontro diretto col Monza valgono doppio se non di più. I rossoblù hanno ora sei punti di vantaggio sulla terz’ultima e quasi possono cominciare a tirare un sospiro di sollievo. Con i brianzoli mostrano anche una grande forza caratteriale, superando di slancio l’errore dal dischetto di Pinamonti. Per il Monza, ultimissimo, perfino il mercato sembra dare segnali di resa. Il pari tra Venezia e Verona non aiuta nessuno anche se per i gialloblu un punto in trasferta non è proprio da buttare; Di Francesco invece non ha nulla con cui consolarsi e pare sul punto di perdere anche il suo centravanti titolare, destinato al Palermo.