Le più grosse delusioni del campionato? Inter e Milan. Molti di voi saranno d’accordo nell’indicare le due squadre di Milano come maggiori “flop” della Serie A 2014/15, rimembrando le stagioni (non troppo passate) nelle quali a dettar legge in vetta alla classifica erano proprio loro.
I nerazzurri, che dal Triplete del 2010 non sono ancora riusciti a dar vita ad un nuovo ciclo vincente, teoricamente potrebbero ancora raggiungere la qualificazione alla prossima Europa League, ma, a sole due giornate dalla fine, il sesto posto sembra un miraggio.
L’ingaggio di Roberto Mancini non ha portato, almeno fino ad’ora, la “scossa” che società e tifosi si aspettavano, generando persino le lamentele di chi pretendeva fiducia nei confronti di Mazzarri.
Ora, a poco più di un mese dall’apertura del Calciomercato, le dichiarazioni di autorità come Javier Zanetti promettono acquisti mirati soprattutto a centrocampo per rinforzare una rosa potenzialmente già competitiva.
Altro discorso per quanto riguarda i “cugini” rossoneri. Berlusconi ha trattato (e, probabilmente, sta ancora trattando) la cessione di una percentuale della società, il cui futuro rimane un grande punto interrogativo. Paolo Maldini, citato da molte testate come possibile Direttore Sportivo a partire dalla prossima stagione, ha appena acquistato il Miami FC, dimostrandosi intenzionato a proseguire negli States la propria vita post attività agonistica.
I candidati alla sostituzione di Inzaghi come allenatore sono tanti, eppure Antonio Conte (tra i favoriti secondo alcuni quotidiani), per esempio, dovrebbe arrivare per lo meno agli Europei 2016 con la Nazionale. Appare dunque molto improbabile un suo approdo sulla panchina del Milan già quest’estate.
I giocatori, nel complesso, non sono all’altezza della maglia che indossano e per circa metà di loro sarà dura trovare la conferma. Galliani afferma che ci saranno investimenti di livello, i tifosi ci sperano.
Ciò che accomuna entrambe le compagini è sicuramente la perdita del prestigio vantato per decine di anni. Vincere a San Siro non equivale più alla storica impresa tentata dalle squadre di medio-alta classifica, ma è diventato possibile per tutti.
Il calcio italiano a livello nazionale ed internazionale ha bisogno della rinascita di Inter e Milan, e fino a settembre il tempo per attuarla c’è.