I derby, quello d’Italia e quello della Capitale, erano il piatto forte del diciottesimo turno di Campionato e le vittorie schiaccianti, nel punteggio e nello sviluppo del gioco, di Inter e Lazio lo hanno caratterizzato, ridisegnando in parte la zona alta della classifica.
Motorino Lazzari e gli errori di Fonseca
Nell’anticipo di venerdì sera la Lazio ha dominato in lungo ed in largo la stracittadina, mai messa in discussione da una Roma assolutamente inconcludente e spenta. Il duello impari tra Lazzari ed Ibanez ha deciso la sfida senza che il tecnico giallorosso fosse in grado di intervenire in alcun modo. Da una parte si è vista una squadra compatta e decisa a far sua la partita, dall’altra una formazione slegata e priva di combattività oltre che poverissima di idee. Da “Accademia del calcio”, come direbbe Altafini, l’azione che porta al 3-0 laziale con 22 passaggi consecutivi e la partecipazione di tutti i calciatori in campo, compreso Reina!
Addio a Giampaolo, Gotti rischia
Nelle tre gare di sabato spicca lo scialbo 0-0 del Torino, incapace di superare lo Spezia in casa nonostante la superiorità numerica maturata nei primi minuti di gioco per l’espulsione di Vignali. L’ennesimo passo falso dei granata è costato caro al tecnico, esonerato per far posto a Davide Nicola. Basterà per la salvezza di una compagine così sconclusionata e con una presidenza così lontana dall’umore della “piazza”?
Non tanto meglio se la passa l’allenatore dell’Udinese, all’ennesima sconfitta, stavolta sul campo della Sampdoria che nelle ultime giornate alterna vittorie importanti e sorprendenti a cadute improvvise. Esordio vincente per Torregorssa, in rete a poche ore dal suo arrivo a Genova
Crotone e Napoli show! Ballardini ferma super Gasp
Il pomeriggio di domenica è stato invece “segnato”, è proprio il caso di dirlo, dalle goleade del Napoli e del Crotone, capaci di sommergere di reti i rispettivi avversari. Gli azzurri inizialmente hanno dovuto faticare un pochino per aver ragione di una Fiorentina che sembrava ben disposta ed aveva anche sfiorato la rete, ma che poi, dopo il raddoppio di Demme, è implosa senza più riuscire a reagire. Alla fine della gara sono arrivate perfino le scuse di Prandelli, mortificato per un passivo così pesante. Il Napoli dal canto suo ha dimostrato ancora una volta quanto sia irresistibile nelle giornate di grazia e quanto sia proprio l’incostanza di rendimento, e di risultati, il suo principale difetto stagionale.
Se il successo rotondo da parte degli uomini di Gattuso ci poteva comunque stare, ha lasciato di stucco un po’ tutti quello ottenuto dal Crotone di Stroppa nei confronti del Benevento, non nuovo a simili rovesci; protagonista positivo (in senso buono… visti i tempi è meglio specificare) Simy, in negativo Glik che suggella un inizio di stagione non proprio esaltante con un’autorete ed un assist all’avversario!
Da sottolineare anche la piccola impresa del Genoa che se ne torna indenne dalla trasferta di Bergamo contro un’Atalanta meno sciolta del solito, forse proprio per merito dei grifoni, capaci d’imbrigliarne le fonti del gioco sia al centro sia sulle fasce. Con Ballardini in panchina la salvezza non appare più una chimera.
Barella domina, Pirlo subisce
Se San Siro un paio di settimane fa sembrava aver riacceso le speranze scudetto della Vecchia Signora, stavolta le luci per i bianconeri si sono (definitivamente?) spente. L’Inter vince e convince costringendo la Juve in un angolo dal quale non riesce quasi mai a venir fuori. Sciatta prestazione anche di Cristiano Ronaldo, mai nel vivo dell’azione, non in grado stavolta di togliere le classiche castagne dal fuoco al suo allenatore. Nell’Inter invece fila tutto liscio, e se Lukaku e Lautaro sprecano ci pensano i centrocampisti a realizzare le reti vincenti; curioso che Vidal infili la prima perla stagionale proprio contro la sua ex squadra…
Ibrahimovic torna, segna e vince
La trasferta di Cagliari, seppure insidiosa, non era insuperabile, ma quello che stupisce è la paurosa continuità di risultati della formazione rossonera, ormai ad un passo dal titolo d’inverno, platonico ma significativo. Arbitraggio negativissimo del solito Abisso (coadiuvato dal solito Massa al VAR) che vede e non vede, fischia e non fischia, compromettendo la regolarità di una gara che comunque il Milan ha meritato di vincere.