Il pagellone della stagione: Inter e Atalanta alla grande, Torino bocciato.

Stagione nerazzurra: Atalanta ed Inter sono le migliori

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Romelu Lukaku ph: Fornelli/Keypress

Finito il campionato, con le italiane fuori dall’Europa, è tempo di giudizi sulla stagione appena conclusa; una sorta di pagellone con tanto di promossi, bocciati e rimandati a tempi migliori.

Scudetto meritato per l’Inter; benissimo l’Atalanta

INTER – Scudetto prevedibile in considerazione della qualità complessiva della rosa e della concorrenza non proprio agguerrita delle sue ipotetiche rivali per il titolo, Juventus in primis. Ma vincere il campionato dopo 9 anni di dominio bianconero fa comunque notizia ed averlo fatto con largo anticipo e senza troppi patemi, è sicuramente un grande merito ascrivibile a Conte ed i suoi ragazzi. Da penna blu però il comportamento nelle Coppe, e per questo il voto, nonostante il successo, non supera l’8,5 in pagella.                          TOP: Barella, cresciuto e maturato, tuttocampista da applausi; Lukaku, leader indiscusso, forza della natura inarrestabile.                                                                RIVELAZIONE: Hakimi, imprendibile sulla fascia.                                                            FLOP: Vidal, 23 presenze in campionato, 30 in totale, senza lasciare mai il segno.

ATALANTA  – Terza per la terza stagione consecutiva; unica italiana a farsi davvero onore nelle Coppe, per la seconda volta finalista in Coppa Italia nelle ultime tre stagioni, miglior attacco del campionato con 90 reti (111 in totale), c’è bisogno di aggiungere altro?  Voto 9                                                                                                                           TOP: Muriel, 22 reti, miglior marcatore del torneo dopo CR7 partendo spesso dalla panchina; Gosens, qualcuno lo considera ancora un difensore (per la gioia dei fantallenatori) ma segna come una seconda punta.                                      RIVELAZIONE: Pessina; quando il Gasp lo inventa vice-Papu in molti mostrano scetticismo ma lui, pian piano, li zittisce tutti.                                                                            FLOP: Gomez, che riesce a farsi cacciare da una squadra con la quale era entrato in perfetta sintonia gettando alle ortiche, probabilmente, la possibilità di togliersi soddisfazioni mai raggiunte prima.

Il Napoli si brucia sul traguardo; Lazio e Sampdoria non superano i loro limiti

NAPOLI – Una rosa all’altezza delle migliori, un tecnico capace e grintoso. Il quinto posto, maturato all’ultima giornata, ne mortifica possibilità e prestazioni, spesso a livelli notevoli ma troppe volte condite da distrazioni fatali ed ingiustificati passaggi a vuoto. Voto 5TOP: Insigne supera i propri limiti realizzando 19 reti (tutte in campionato); Zielinski, con le sue rasoiate incide moltissimo nei migliori momenti della squadra.              RIVELAZIONE: non più di primissimo pelo e spesso utilizzato part- time, Matteo Politano risulta spesso imprendibile per le difese avversarie.                                                  FLOP: De Laurentiis, come ogni anno entra in conflitto con qualcuno; stavolta tocca a Gattuso, messo alla porta con molti mesi d’anticipo. Normale che la squadra in qualche modo ne risenta.

LAZIO – La campagna di rafforzamento praticamente inesistente nonostante la qualificazione alla Champions League ne aveva già tracciato limiti e confini. Inzaghi ed i senatori hanno provato ad andare oltre riuscendovi solo in rare occasioni. Voto 6          TOP: Immobile non ripete la stagione monstre che gli ha regalato la scarpa d’oro ma resta la punta di diamante del gruppo; Milinkovic-Savic continua il suo processo di crescita confermandosi tra i migliori in assoluto del torneo.                                        RIVELAZIONE: Muriqi, per quello che ha mostrato quest’anno, l’essere riuscito a strappare un contratto in una delle migliori squadre della serie A più che una rivelazione costituisce un mistero.                                                                                            FLOP: palma del peggiore a Hoedt, protagonista del film “A volte ritornano”…purtroppo.

SAMPDORIA – Salvezza senza soffrire e posizione più che dignitosa danno a quella della Samp il sapore di una stagione positiva, anche se non esaltante. Voto 6,5                    TOP: Quagliarella, usato sicuro.                                                                  RIVELAZIONE: Damsgaard promette di diventare un giocatore importante. FLOP: Keita Balde, non riesce a ritrovare lo smalto dei tempi migliori.

Grande girone d’andata per il Verona di Juric; il Torino si salva per il rotto della cuffia

VERONA – Quando la salvezza arriva troppo presto non è facile continuare a tenere alta la concentrazione del gruppo e Juric non sempre ci è riuscito nella seconda parte della stagione. Tuttavia battere il Verona, anche per le grandi, non è mai un passeggiata. Voto 7.                                                                                                                            TOP: Zaccagni, nella prima parte di stagione è un TOP assoluto, poi cala insieme alla squadra complici anche dei problemi fisici.                                                      RIVELAZIONE: Dimarco trova continuità e reti importanti che potrebbero riportarlo all’Inter.                                                                                                                FLOP: Kalinic ormai è l’ombra del centravanti che fu.

TORINO – Ormai le stagioni fallimentari dei granata non si contano più e chissà come sarebbe finita qualora la sfida con la Lazio si fosse giocata quando regolarmente prevista e l’ultima gara con il Benevento non fosse stata una semplice passerella… VOTO: 4          TOP: Salviamo Bremer, difensore capace col vizio del gol e solo in parte Belotti, sfumato nel finale.                                                                                                  RIVELAZIONE: Cairo che riesce sempre a stupire con le sue scelte cervellotiche e le sue uscite a gamba tesa ed inopportune.                                                                        FLOP: ci sarebbe l’imbarazzo della scelta; indichiamo Giampaolo, forse all’ultima fermata a questi livelli, e Nkoulou, solo l’ombra di se stesso.

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