Inter, Conte: “Sfruttato stop per lavorare, ora alziamo l’asticella”

224
maglia trasferta Inter
( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter Conte: “Sfruttato lo stop per lavorare”

“La sospensione della Serie A a causa dell’emergenza Covid-19 ha rappresentato sicuramente una situazione nuova per tutti, è difficile dire che tipo di influenza possa avere questo stop. Per noi è stata un’opportunità per lavorare, per rivedere i primi sette mesi, le cose negative e quelle positive. Abbiamo cercato di ottimizzare il tempo, di studiare nuove soluzioni e situazioni”. Così il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, in un’intervista a PP Sport con alcuni stralci pubblicati sul sito del club nerazzurro. “Quello che abbiamo di fronte è un percorso da fare per tornare a vincere, non esistono scorciatoie. Servono lavoro, sacrifico, fatica, passione. Io ho voglia e ambizione, voglio alzare sempre l’asticella e lo chiedo a tutti quelli che lavorano con me, ogni giorno. Penso che si sia iniziato un bel percorso e quando si iniziano cammini del genere bisogna crederci e avere voglia di affrontare le difficoltà. Bisogna essere consapevoli che lavorando in questa maniera si può crescere e diventare competitivi per provare a vincere qualcosa di importante”, dice ancora.

Inter Conte: “Ora alziamo l’asticella”

Conte parla poi delle gare a porte chiuse: “Sono strane, diverse. Giocare con il pubblico è troppo importante, ma bisogna far fronte a questa emergenza sperando che quanto prima si possa risolvere e tornare a giocare davanti ai tifosi. Il calcio è talmente bello e pieno di passione, che è giusto condividerlo con la gente”. Una situazione nuova di fronte alla quale l’Inter dovrà farsi trovare pronta. “Qui ci sono in palio subito i tre punti, è totalmente diverso. Sarà importante capire le varie risposte che ci saranno in campo e che tipo di problemi a livello di infortuni incontreremo. Perché non dimentichiamoci che giocando ogni tre giorni, allenandosi e scendendo in campo con temperature alte non sarà semplice. Si dovrà sbagliare il meno possibile. E non ci sarà bisogno di motivare i giocatori”. Ed è proprio sulla mentalità che l’allenatore salentino punta per il salto di qualità: “I calciatori sono consapevoli che se vogliamo essere competitivi e lottare per vincere, ogni singolo giocatore deve alzare il proprio livello. E questo è molto importante. Vedo da parte loro grande disponibilità a fare questa cosa, così facendo si alza il livello dell’intera squadra. Su questo vedo grande dedizione e voglia di lavorare. Di questo sono molto orgoglioso e sono contento di essere l’allenatore di questi ragazzi”, conclude.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)