Inter, chi sbaglia paga

La corsa scudetto rimane aperta, ma le occasioni perse nei big match iniziano a diventare sintomatiche. .

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serie a enilive 2024 2025: roma vs inter
LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI E IVAN JURIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La sconfitta con la Juve conferma un reiterato approccio errato nei big-match. 

Tre indizi sono una prova per usare un gergo da giallisti. Peccato che ormai gli indizi siano molteplici e più che Sir Arthur Conan Doyle dovremmo scomodare Freud con il suo lettino da psicoanalisi.

L’Inter non sa vincere (o quasi) con le sorelle italiane d’alta classifica. Tra i due derby di campionato e la doppia sfida con la Juve da ieri possiamo dire che la squadra di Simone Inzaghi ha racimolato solo due punti. Per tirare le somme col Napoli dovremo aspettare il 2 marzo, ma comunque all’andata fu pareggio. Fanno eccezione le vittorie roboanti con Atalanta e Lazio, ma sembrano eccezioni a un andamento sintomatico.

Quest’anno al serpente nerazzurro manca il morso letale in Serie A (in Champions la squadra è invece impeccabile). I punti ottenuti negli scontri diretti valgono doppio come si sa, e allora il fatto che proprio la squadra più quotata per la vittoria del titolo difetti in questi frangenti suggerisce una sorta di blocco mentale. La spietatezza dell’Inter a cui ci ha abituato Simone Inzaghi in questi anni sembra affievolita.

Gli indizi fanno la prova: stagione competitiva

I fattori sono molteplici e come spesso accade potrebbe essere la somma di essi a fornire una spiegazione. Come si era intuito la stagione 24/25 è più competitiva. Il Napoli di Conte è il reale competitor della corsa scudetto che l’anno scorso mancava, poi c’è il fattore Atalanta che non va mai dimenticato (definire la corsa scudetto a tre non è peregrino), Juve e Milan che nonostante un andamento a singhiozzi sono sempre temibili come L’Inter ben sa, e le Romane che lottano per un posto nel paradiso Champions. E non dimentichiamo Fiorentina e Bologna che hanno già messo i bastoni tra le ruote dei Nerazzurri. Insomma quest’anno lo scudetto passa per molte più insidie degli anni passati.

Condizione atletica

Una flessione fisica è poi evidente. Calhanoglu è ormai diventato un caso. Da quando si è auto definito il miglior centrocampista del mondo ha avuto un calo di rendimento impronosticabile. Di Marco non è più esplosivo come a inizio stagione e Lautaro Martinez non riesce a trovare l’abituale continuità sotto porta. Questo solo per citare i nomi di grido.

Troppi errori

Le occasioni sprecate nelle partite clou potrebbero essere quotate nel calcio scommesse. Tra la partita di ieri allo Juventus Stadium e la partita col Milan di poche settimane or sono, L’Inter avrebbe potuto fare dieci gol. Ma chi sbaglia paga e gli errori di oggi potrebbero diventare fondamentali a maggio quando si tirano le somme.

Tutto è ancora in gioco

Il campionato è ancora apertissimo e la vetta dista solo due punti, ma il fatto che l’Inter non abbia saputo approfittare della “pareggite” contingente del Napoli non è da Inter.

Almeno non quella a cui ci siamo abituati negli ultimi anni. L’imminente scontro diretto col Napoli si promette come un crocevia imprescindibile.