L’ex calciatore dell’Inter è stato intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Non sono mancate le battute dopo la vittoria nel derby
Nicola Berti è stato un centrocampista dell’Inter per 10 anni, dal 1988 al 1998. Ha sempre mostrato il suo amore per i colori nerazzurri e molto spesso si è messo in mostra per il suo modo di fare e per le sue dichiarazione cariche di umorismo. Il derby vinto dalla squadra di Antonio Conte ieri pomeriggio ha dato una spinta ulteriore a Berti che ha esordito cosi: “Ma non è stata una vittoria semplice, però è stata limpida. Netta. Abbiamo sofferto dieci, quindi minuti al massimo, ma mica potevamo vincere un derby senza soffrire, su. Era nell’area che ne avevamo di più, però non mi aspettavo questa superiorità così marcata” Poi, non è mancata una battuta su un ex nerazzurro: “A proposito, Ibrahimovic è uscito prima: perché? Aveva delle prove per Sanremo?”
Non solo Ibrahimovic
Berti si è soffermato anche sui singoli, su tutti ha parlato di Nicolò Barella che è un idolo dell’ex giocatore dell’Inter: “Nicolò è sempre eccezionale: il polmone e il leader di questa squadra. E anche in prove meno spettacolari sa essere determinante. C’è sempre lui sulle seconde palle, non perde un duello. Però forse dovremmo spendere anche una parola per i difensori, di cui si parla sempre troppo poco. Con Skriniar, De Vrij e Bastoni l’Inter ora è insuperabile. E se pure Handanovic torna su questi livelli…”
Sulle insidie che portano al 19° scudetto: “Solo se stessa: è una squadra pazza, lo dice il Dna. Ma credo che ormai la montagna sia stata scalata, ora arriva la discesa dove però servono gambe forti per non cadere, come quelle di Perisic”.