Beppe Bergomi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. L’ex difensore dell’Inter ha parlato della sfida che vedrà oggi i nerazzurri impegnati a Lecce e del turnover che varerà Simone Inzaghi. Ecco le sue parole.
Inter, le parole di Beppe Bergomi
A Lecce giusto cambiare tanti uomini?
“Giusto e inevitabile. Le partite di Champions sappiamo tutti che sono ben diverse dal campionato e la Juventus per questo motivo sperava di rimanere attaccata fino a marzo. Ora però la squadra di Allegri si è un po’ staccata e a maggior ragione, l’Inter deve far rifiatare qualche uomo”.
Un “regalo” della Supercoppa Italiana di gennaio a Riad.
“Se vinci la Supercoppa ti dà tanto a livello di morale e di autostima, ma ora obbliga l’Inter a inserire in un momento già complicato una gara difficile come quella contro Gasperini”.
Da qui la scelta di Inzaghi di fare turnover a Lecce.
“Giusto dare spazio a Frattesi che deve e merita di giocare di più. Anche altri però meritano una possibilità, fermo restando che con Lautaro, Mkhitaryan, Acerbi, Dimarco e Dumfries titolari, una certa identità tattica ci sarà sempre”.
Vista la classifica, c’è il rischio che l’Inter si concentri solo sul ritorno di Champions?
“Io non credo. Inzaghi è stato chiaro dicendo che voleva i giocatori concentrati anche di notte. Non credo che i nerazzurri si distrarranno nelle prossime sfide, sanno di giocarsi moltissimo e sono convinto che l’Inter scenderà in campo con la giusta mentalità“.
Anche lei considera chiuso il campionato?
“Non lo è assolutamente. Conoscendo Allegri e Pioli so che nella rimonta ci credono, anche se il Milan giocando il giovedì sprecherà molte energie e la Juve ha già sciupato belle occasioni”.
La parola d’ordine, dunque, è “niente calcoli o tabelle”?
“Sì esatto. La testa va messa su un incontro alla volta. Dalla trasferta della scorsa stagione a Empoli, l’Inter ha iniziato con questa mentalità e ha fatto molto turnover. I risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto dopo la Champions, bisogna cambiare qualcosa per non avere testa e gambe pesanti”.
Inzaghi può farlo perché ha l’organico più completo del campionato.
“Lo diciamo ora perché la classifica ha un certo volto, ma a inizio stagione questa squadra aveva perso quattro titolari del calibro di Onana, Skriniar, Brozovic e Lukaku più Dzeko. I giudizi e i pronostici erano diversi”.
Meriti di Inzaghi o anche della dirigenza?
“Sul mercato loro non hanno sbagliato niente e i risultati lo confermano“.