Non dovrebbero più accadere episodi di questo genere. Dall’inizio della stagione, le curve di molte squadre, che appartengono al nostro campionato sono state chiuse, a causa di atteggiamenti poco rispettosi nei confronti degli avversari. Durante il match tra Inter e Napoli, che si è giocato domenica scorsa a San Siro, la curva nerazzurra ha rivolto ai tifosi ospiti azzurri, cori inerenti al territorio considerati discriminanti. In settimana, secondo quanto è stato riportato dall’arbitro Rizzoli, il giudice sportivo Tosel ha deciso di chiudere la curva dei sostenitori nerazzurri proprio nell’ultima partita in casa, considerata come il giorno di addio al capitano Javier Zanetti.
L’Inter dovrà pagare una multa di 50.000 euro ma la società milanese, non condivide questa scelta e ha già presentato il ricorso. A rispetto di questa decisione, hanno parlato il presidente nerazzurro Erick Thohir, che ha commentato l’episodio con le rispettive parole: “Curva chiusa per razzismo? Rispetto le decisioni, ma non credo fossero cori di razzismo. Mi sembravano più cori legati alla rivalità tra le due città” e il dirigente dell’Inter, Marco Fassone: “E’ la quinta volta che dobbiamo difenderci da queste decisioni, per fortuna finora con successo. I nostri ricorsi sono sempre stati accettati. Sono dispiaciuto per questa notizia, sia perché quella contro la Lazio è una sfida delicata, sia perche’ potrebbe essere l’ultima per alcuni giocatori che hanno fatto la nostra storia. Mi auguro che il Consiglio federale adotti modifiche in vista della prossima stagione”.