Senza i 13 nazionali Pioli dirige gli allenamenti in vista della Sampdoria.
Stefano Pioli si sta godendo i superstiti dalle convocazioni con le rispettive Nazionali. Sono 13, infatti, i calciatori nerazzurri fuori per gli impegni di qualificazioni a Russia 2018. Stanotte hanno giocato i sudamericani.
Miranda era in campo con il Brasile che ha vinto per 4-1 contro l’Uruguay, Banega e Medel si sono affrontati nella sfida tra Argentina e Cile, vinta per 1-0 dall’Albiceleste. Il cileno è stato regolarmente impiegato dal ct Pizzi. Nei giorni scorsi il centrocampista, uscito per fastidio muscolare nella partita contro il Torino, si era infatti sottoposto a degli esami strumentali precauzionali che non avevano evidenziato nessun problema. Nagatomo, convocato con il suo Giappone ha giocato 90′ nel 2-0 dei suoi sugli Emirati Arabi Uniti.
Stasera, poi, toccherà ai 4 italiani scendere in campo contro l’Albania: Candreva, Eder e gli esordienti Gagliardini e D’Ambrosio. Saranno impegnati contro l’Ucraina, invece, i croati Brozovic e Perisic. Domani sarà il turno di Joao Mario nella sfida tra Portogallo e Ungheria.
Insomma, ad Appiano sono in pochi, e tutti i riflettori sono puntati sul grande escluso dal ct Bauza: Mauro Icardi. Pioli ha approfittato della sua presenza per concentrarsi sul miglioramento della manovra offensiva.
Al rientro dalla sosta l’Inter ospiterà la Sampdoria. Un ‘monday night’ che aprirà un mese fondamentale per la squadra nerazzurra. Aprile vedrà, infatti, oltre a Samp e Crotone, il derby, la Fiorentina in trasferta e lo scontro diretto con il Napoli a San Siro, che, a quattro giornate dal termine del campionato, potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini del bilancio della stagione. Il pareggio con il Torino ha allontanato ulteriormente Pioli e i suoi dal terzo posto, ora lontano 8 punti. Non bisogna commettere, però, l’errore di puntare in alto e non guardarsi dietro, dato che la lotta per l’Europa, non solo quella che conta, è più accesa che mai. La Lazio è sopra di due punti, l’Atalanta è pari a 55, il Milan sotto di due. Tutto è ancora da scrivere. Sicuramente confortante è lo stato di forma della squadra, che con Pioli, oramai è ripetitivo dirlo, viaggia a ritmo Champions. La media è di 2.23 punti a partita. Ragionare gara dopo gara diventa allora l’unica strategia adottabile. A maggio si vedrà.