“In Europa torna fiero il colore dell’impero” | Quarta semifinale europea consecutiva per la Roma

La Roma continua a sognare e guadagna la quarta semifinale europea consecutiva. Una storia degna d'essere raccontata.

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La Coppa dell’Europa League ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

E’ successo di nuovo. La Roma batte il Milan e conquista la quarta semifinale europea consecutiva, la quinta negli ultimi sette anni contando la grande epopea in Champions della Roma di Di Francesco nell’annata 17/18. Daniele De Rossi, dopo Fonseca e il biennio Mourinho, scrive un’altra pagina di storia importante della sua Roma, al termine di una doppia sfida emozionante, giocata lasciando tutto sul campo, con un El Shaarawy stoico, quasi eroico per impegno, corsa, sacrifico e qualità. La Lupa sembra aver acquisito, dalla partita col Barcellona in poi che tutti abbiamo ancora negli occhi, una consapevolezza e una cattiveria in Europa simile a quella delle grandissime squadre, che con la voglia e la personalità raggiungono con continuità risultati importanti.

Roma-Barcellona 3-0, l’inizio del sogno europeo nel nome di Roma

Ma è importante ripercorrere il percorso compiuto da una squadra che fino a qualche anno fa in Europa faceva presenza, non riuscendo mai a fare quel salto di qualità nelle partite decisive e che approcciava ai percorsi europei quasi come ad un impegno superfluo rispetto al campionato. E’ con l’avvento degli americani che l’approccio inizia a cambiare e a migliorare, con l’Europa che pian piano diventa un obiettivo concreto. Gli acquisti, dal secondo Spalletti in poi, vanno tutti in quella direzione, arriva gente di qualità e personalità, negli anni: i vari Rudiger, Strootman, Nainggolan, Kolarov, Salah, Dzeko. Che aggiungi a gente del calibro di De Rossi e Totti, a capitanare il gruppo secondo quell’idea di romanismo che tutti stanno imparando a conoscere, hanno accresciuto la mentalità della squadra. Quel 3-0 al Barcellona dei marziani, di Messi Iniesta Suarez e Busquets, e la semifinale di Champions conquistata hanno poi messo la ciliegina sulla torta, iniziando a convincere anche la piazza che “non siamo Calimero, siamo la Roma e dobbiamo giocarcela con tutti” (De Rossi in una delle sue prime conferenze stampa da allenatore).

La semifinale con Fonseca, la brutta sconfitta di Manchester, l’annuncio di José Mourinho

La magia di quella serata, il gol di Manolas, si propaga nell’ambiente romano negli anni, cresce la convinzione e dopo sole due stagioni, un’altra semifinale, questa volta di Europa League, dopo una doppia sfida importante contro l’Ajax ai quarti, con la vittoria pr 2-1 all’Amsterdam Arena. La semifinale fu brutta, la Roma perse 6-2 a Manchester nella gara di andata a chiusura di una stagione brutta con Fonseca e nel giorno della semifinale di ritorno, col passaggio del turno ormai compromesso, viene annunciato José Mourinho. E’ il 4 Maggio 2021. E’ l’inizio di un’era, breve ma trascinante, che si chiuderà nel 2024, quando Daniele De Rossi diventa il nuovo allenatore della Roma.

Con José Mourinho la fiducia acquisita nelle stagione precedenti in Europa diventa consapevolezza, mentalità, questione di vita o morte. La Roma nella sua prima stagione compie in Conference League una cavalcata importantissima, vittoriosa, alzando la coppa a fine torneo dopo una fase ad eliminazione diretta grandiosa, con le vittorie roboanti all’Olimpico con Bodo e Leicester a sancire un legame d’acciaio tra la Roma e l’Europa, come anche la storia suggerisce.

La vittoria della Conference, la pazza gioia, poi il cammino glorioso in UEL culminato in una serata molto amara

La vittoria della Conference a Roma viene celebrata con ogni gloria, come un trionfo imperiale, col pullman scoperto per le vie della Roma antica. Per qualcuno una celebrazione esagerata, ma abbiamo visto cos’é successo a Bilbao nelle scorse settimane per la vittoria della Copa del Rey e no, alla passione non puoi mettere un freno. Nella stagione successiva ci si gioca l’Europa League, la Roma soffre nel girone come anche nell’annata precedente in Conference (da menzionare Bodo-Roma 6-1), ma quando arriva alla fase a eliminazione diretta assume di nuovo un’aura di invincibilità. Batte la Real Sociedad con un secco 2-0 nella doppia sfida, ovviamente raggiunto nella sua roccaforte, lo stadio Olimpico, già nella partita d’andata, poi ribalta il Feyenoord davanti al proprio pubblico con un 4-1 nei supplementari, poi batte il Leverkusen in semi-finale, 1-0 on aggragate, con il gol di Bove nella gara d’andata sempre allo Stadio Olimpico a decidere la doppia sfida. In finale l’Euro-Siviglia, il padrone di casa in Europa League, un arbitraggio ,molto discutibile e scelte poco chiare di José Mourinho hanno fatto sfumare un traguardo che sarebbe stato epico, con la seconda coppa europea di fila conquistata.

La vittoria col Milan e ora il Leverkusen, per chiudere un cerchio e regalarsi un altro sogno

E ora la vittoria col Milan ai quarti di finale e un’altra semifinale conquistata, ancora in Europa League. In una stagione pazza per svolgimento, con l’esonero di Mourinho a gennaio e il subentro di Daniele De Rossi proprio a ridosso dei sedicesimi di Europa League, ancora una volta contro il Feyenoord. La Roma di De Rossi lotta, non molla niente, è l’immagine fedele del suo allenatore. Si prende ai rigori il passaggio del turno, poi spazza via il Brighton agli ottavi, poi domina e vince in maniera quasi commovente una doppia sfida eroica contro il Milan, nel nome di Gianluca Mancini, il suo gladiatore.

E ora una nuova semifinale, di nuovo contro l’invincibile Leverkusen. 44 partite senza sconfitte per gli uomini di Xabi Alonso, campioni di Germania, la striscia di imbattibilità più lunga del nuovo millennio. Ma dell’ultima sconfitta del Bayer ne abbiamo già parlato, l’11 maggio 2023, Roma Bayern 1-0 con gol di Bove. E allora si spiega così l’esultanza di Xabi Alonso al triplice fischi della partita di ieri, con la voglia di rivincita che c’é in Germania per dimostrare all’ultima squadra in grado di batterli quanto sia forte il Leverkusen. Sarà una sfida bellissima, in cui si affronteranno probabilmente le due squadre più in forma d’Europa in questo momento. La Roma per un’altra impresa, per rompere la striscia degli invincibili, il Leverkusen per continuare a sognare in una stagione che li vede ancora in corsa su tutti e tre i fronti e che potrebbe portare al “triplete minore”, con campionato, Europa League e coppa nazionale vinte, come il Porto di José Mourinho nella stagione 2002/2003.

Ma proprio il Vate di Setubal, nel giorno della sua presentazione da nuovo allenatore giallorosso, rispose così alla domanda di un giornalista: Mourinho, come ti immagini i tifosi della Roma tra tre anni, alla scadenza del tuo contratto? “Festeggiando”. Che non c’abbia preso anche stavolta, quella vecchia volpe di José?