Inter a valanga, ma il Napoli piega la Roma e resta al comando
Meno di trenta minuti sono stati sufficienti ai campioni d’Italia per mettesi in tasca il bottino pieno in quel di Verona contro un Hellas che dopo un iniziale sfuriata, culminata con l’occasione fallita da Tengstedt, ha piegato arrendevolmente la testa di fronte alla forza impetuosa dei nerazzurri che hanno trovato nell’insolita coppia Correa – Thuram il grimaldello efficace per scardinare la difesa avversaria. In particolare l’argentino di scorta, fin qui rimasto ai margini, ha dato segnali importanti al suo tecnico, ponendo una seria candidatura ad essere impiegato con maggiore continuità anche in futuro, mentre Taremi, fin qui molto deludente, resta al momento il “titolare di coppa”.
Alla formazione di Inzaghi ha risposto domenica sera quella di Conte che affrontava al Maradona la Roma, all’ennesimo cambio di conduzione tecnica; i giallorossi sono apparsi un po’ più squadra rispetto alle ultime desolanti apparizioni ma la mancanza di personalità e spirito di gruppo sembrano ancora i punti più dolenti di una situazione che lo stesso Ranieri, non del tutto scevro da errori ed equivoci tattici al suo esordio, potrebbe faticare a risolvere. Quanto al Napoli di certo gli azzurri non incantano dal punto di vista estetico ma si confermano molto pragmatici e consci dell’obbiettivo prefissato nonché della maniera più diretta per raggiungerlo.
Atalanta, Fiorentina e Lazio non si fermano e staccano Juventus e Milan
La spartizione dei punti tra Milan e Juventus allontana entrambe dal gruppone delle seconde ma a fare specie è soprattutto la pochezza mostrata in campo tra due delle formazioni più accreditate della vigilia e considerate ancora tra le possibili candidate al titolo. I rossoneri in particolare cominciano ad accusare un distacco piuttosto evidente dalle prime e, sia pure con una partita da recuperare (contro il Bologna), l’avanzare del calendario non depone certo a loro favore; Fonseca, appare più solido rispetto al passato ma non essere riuscito ad avere la meglio nei confronti di una Juventus ridotta all’osso dagli infortuni e presentatasi al Meazza senza uno straccio di punta non è certo un viatico positivo per il futuro. Quanto a Motta, detto che del “suo” calcio per ora non se n’è visto poi molto, crediamo che un pochino di coraggio in più potrebbe e dovrebbe mostrarlo considerando che guida la squadra più titolata del nostro movimento; restare imbattuto in campionato è senz’altro un pregio ma il sistema dei tre punti premia molto più chi azzarda per vincere, magari rimediando qualche sconfitta, rispetto a chi specula sul punticino e la classifica comincia a languire.
Chi non lesina energia è senza dubbio l’Atalanta, passata anche a Parma; i nerazzurri di Gasperini volano grazie al tandem offensivo al momento più efficace del torneo; Retegui e Lookman sembrano a tratti ripetere le gesta dei famosi e lontani “gemelli del gol” che ancora affascinano le memorie dei sostenitori granata e non solo…
Ottimo anche il cammino di Lazio e Fiorentina; entrambe brillano meno del solito ma alla fine si disfano delle “pratiche” Bologna e Como proseguendo la loro striscia di risultati positivi. Se nei viola spicca la vena realizzativa di Kean, forse sbolognato troppo in fretta dalla Juventus, è il collettivo a fare la differenza per i capitolini che trovano ancora una volta risorse inaspettate dalla panchina: sono già 9 in stagione, infatti, le reti realizzate da calciatori che avevano cominciato la gara seduti accanto a mister Baroni.
Giampaolo che esordio! Di Francesco addio?
Comincia con un pareggio l’avventura di Viera, subentrato, abbastanza inspiegabilmente a Gilardino sulla panca del Genoa; il punto serve più al Cagliari che da continuità dopo la bella prestazione col Milan prima della sosta. Parte decisamente meglio Giampaolo che prende il posto di Gotti e bagna l’esordio con una preziosissima vittoria in laguna; detto che i padroni di casa avrebbero meritato di più e che Dorgu sta diventando un fattore determinante (e per questo già oggetto dei desideri per il prossimo mercato), diventa sempre più traballante la posizione di Di Francesco al quale non basteranno le intemerate televisive per salvare la panca…