Seconda giornata all’insegna del gol
Quello appena concluso è stato un turno di campionato ricchissimo di goal; ben 43 nelle 10 gare dsputate, più di 4 reti di media ad incontro.
Il Napoli travolge il Genoa scosso dal Covid
La parte del leone, ovviamente, spetta al Napoli che ha letteralmente seppellito sotto 6 reti un Genoa apparso davvero in difficoltà (anche perché scosso proprio alla vigilia da due casi di positività al Covid19) e capace di resistere soltanto per i primi 45 minuti. Dispiace per Marchetti, catapultato in campo dopo 22 mesi ed apparso un po’ arrugginito, anche se in molti casi le sue responsabilità sono risultate inferiori alla bravura degli attaccanti partenopei, fra i quali spicca Lozano, che in pochi consideravano ad inizio stagione e che invece potrebbe ritagliarsi quel ruolo di titolare aggiunto che lo scorso anno non è riuscito ad interpretare.
Inter di rimonta; Fiorentina sprecona
Addirittura 7 le marcature a Milano, anche se quasi equamente distribuite tra Inter e Fiorentina; i gigliati giocano meglio e forse avrebbero meritato perfino i tre punti ma la corazzata nerazzurra, la cui panchina grondava di qualità e forza, ha avuto la meglio proprio in virtù dell’apporto che Conte è riuscito a dare inserendo i “rincalzi”, mentre dalla parte opposta Iachini ha forse peccato di timidezza togliendo Ribery e Chiesa, certamente stanchi ma che avrebbero meritato di restare ancora in campo fino alla fine. Che poi tra cotante “star” la stoccata decisiva l’abbia sferrata il “solito” D’Ambrosio, la dice lunga sulle potenzialità della formazione interista che dovrà tuttavia rivedere e correggere il suo labile assetto difensivo.
Senza Ibra ci pensano Kessie e Diaz
Il Milan conferma la sua forza ed il suo eccellente stato di forma espugnando, senza soffrire troppo, il terreno del Crotone; semmai preoccupa l’infortunio di Rebic che, stante la momentanea indisponibilità di Ibrahimovic, sguarnisce un po’ troppo il reparto offensivo.
Vincono i fratelli Inzaghi; l’Atalanta vola. Già in crisi Torino e Sampdoria
Tra le “esordienti”, stagionali ed assolute, da rimarcare i risultati del Benevento e dell’Atalanta; le “streghe” di Pippo Inzaghi abbattono la “moscia” Sampdoria di Ranieri, zero punti in due partite, aprendone precocemente la crisi; la doppietta di Caldirola, giramondo in cerca di gloria, merita un plauso particolare.
Non sorprende più di tanto invece l’Atalanta che si conferma macchina da goal infliggendo una severa lezione al Torino, zero punti al pari dei doriani, già in difficoltà (annunciata?) dopo appena due uscite nonostante un Belotti in grande spolvero; Giampaolo dovrà trovare in fretta la quadratura del cerchio se non vorrà incorrere negli “strali” presidenziali…
Decisamente più amaro il debutto in A dello Spezia, surclassato a domicilio (o quasi, visto che il “Picco” non è ancora agibile per la massima serie), dal solido ed irriverente Sassuolo che manda in rete ben quattro marcatori diversi; splendida la marcatura con la quale Djuricic ha “stappato” la partita.
Molto bene all’esordio anche la Lazio del contrariato (per il mercato) Simone Inzaghi; per una volta l’eroe della giornata è il criticatissimo Marusic che sulla fascia sinistra sembra il Tomba delle migliori occasioni e serve entrambi gli assist per le conclusioni vincenti di Lazzari e del solito Ciro Immobile; da segnalare con la matita rossa l’errore sottoporta del “cholito” Simeone che avrebbe potuto dare alla gara un’impronta decisamente diversa.
Verona huber…Hellas!
Da sottolineare la bravura di Juric che, sia pure aiutato dal calendario che ha previsto per il suo Verona due partite casalinghe consecutive e dalla decisione del Giudice Sportivo che ha tramutato in vittoria il pareggio contro la Roma, si ritrova a punteggio pieno dopo due turni nonostante la società, al momento, abbia notevolmente depauperato il patrimonio giocatori a sua disposizione.
Ronaldo superstar; Dzeko spreca ma c’è Veretout
Buona la seconda per la Roma di Fonseca che nel big match domenicale contro la Juventus riesce a mettere alle corde la formazione di Pirlo, capace di strappare il pari grazie (quasi) esclusivamente alla grandezza di Cristiano Ronaldo, freddo dal dischetto ed implacabile nello stacco aereo con il quale ha firmato il 2-2. Dzeko, forse confuso nel ritrovarsi dall’altra parte dopo un’estate trascorsa virtualmente in maglia bianconera, sbaglia un paio di conclusioni che avrebbero consentito alla formazione capitolina di conquistare i tre punti ed al “suo” mister di respirare con ancora maggiore tranquillità nonostante le voci di una sua impellente sostituzione siano circolate fino a poche ore prima dell’inizio del match.
Bologna la dotta, Parma dietro la lavagna
Per non essere da meno anche nell’ultima partita di giornata, il posticipo di lunedì sera tra Bologna e Parma sono state ben 5 le marcature con Soriano, autore di una doppietta, a lanciare in orbita il Bologna nel derby emiliano-romagnolo tra i felsinei ed il Parma; Mihailovic ha inferto una sonora batosta all’ex compagno di squadra Liverani la cui avventura sulla panchina gialloblù è iniziata davvero in salita. Da segnalare la rete conclusiva realizzata dal sempreverde Palacio, uno che sembra migliorare con il passare del tempo e che conferma la tendenza del nostro campionato ad esaltare le virtù dei calciatori con maggiore esperienza.
Ancora un turno, più i recuperi della prima giornata, e poi la pausa per gli incontri della Nazionale, a mercato finalmente chiuso, ci delineerà il vero volto di questa serie A che promette di non annoiarci per niente.