Sul web e sui giornali impazza la notizia del possibile ritorno di Carlo Ancelotti a Milano, ovviamente sponda rossonera. Si è mobilitato addirittura il presidente Berlusconi per riportare a casa l’ultimo vero condottiero che si sia visto dalle parti di Milanello.

Quattro stagioni fa il Milan vinceva il suo ultimo Scudetto, l’anno dopo arrivava secondo e quello dopo ancora terzo; poi il crollo, con l’ottavo piazzamento dell’annata scorsa e quest’ultimo campionato sotto la gestione Inzaghi che si dovrebbe chiudere tra il decimo e il dodicesimo posto. Un’impressionante parabola discendente che va frenata al più presto. Come? Con un allenatore d’esperienza, un vincente. E chi meglio di Ancelotti? Ripartire dall’attuale tecnico del Real per un futuro più roseo, ma intanto bisogna chiudere in modo dignitoso una stagione assolutamente disastrosa.

Quella contro il Torino, sarà l’ultima partita della stagione rossonera dinanzi ai propri supporters e quindi, Inzaghi e i giocatori, avranno quasi l’obbligo morale di congedarsi con una buona prestazione. Inzaghi dovrà, nuovamente, rivoluzionare la formazione a causa dei tanti assenti: in attacco sconteranno il turno di squalifica Suso, Bonaventura e Menez, mentre in difesa sono fuori per infortunio De Sciglio e Antonelli.

In porta ci sarà ovviamente Diego Lopez, mentre in difesa agiranno Abate, Alex, Paletta e uno tra Bonera e Bocchetti, col primo favorito. A centrocampo ci saranno Poli, De Jong e Van Ginkel; l’olandese, in prestito dal Chelsea, è carichissimo per la sfida contro i granata, promette un altro gol e spera di essere riscattato per la prossima stagione. In avanti sono certi di un posto sia Honda che Destro, mentre sull’out sinistro potrebbe ritornare da titolare dopo un’assenza di quattro mesi, Stephan El Shaarawy, che si gioca l’ultima maglia disponibile con Cerci.